Ieri in Italia è stato effettuato il primo sciopero al mondo dei lavoratori di Amazon e della sua filiera, che in Lombardia, regione cruciale nella strategia della multinazionale, ha visto un’adesione di oltre il 90%, secondo il dato fornito dalle categorie dei Trasporti di Cgil, Cisl e Uil della Lombardia; in provincia di Varese, è stato organizzato un presidio davanti alla sede di Amazon di Origgio.
«Questo è solo l’ultimo atto di un processo di sindacalizzazione che è in corso da anni e che, contro lo scetticismo di molti, ha continuato a progredire e rafforzarsi portando all’applicazione del CCNL del Trasporto Merci e della logistica in tutti gli hub di Amazon - affermano in una nota unitaria Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti Lombardia - soprattutto quello di ieri rappresenta un punto di non ritorno per il colosso di Seattle che per la prima volta nella sua storia è costretto a prendere atto che un sindacato moderno ed autorevole non può essere ignorato. Dopo un anno passato a lavorare in condizioni critiche, mettendo a rischio la propria incolumità per garantire il rifornimento e la consegna delle merci, i lavoratori di Amazon chiedono il riconoscimento del loro ruolo e del loro operato e non la concessione di un’inutile quanto paternalistica “mancia”».
«I lavoratori - prosegue la nota sindacale - scioperano perché finalmente siano verificati i carichi e ritmi di lavoro e che il turno possa diventare un elemento della contrattazione per garantire i tempi di vita-lavoro e contribuire a garantire salute e sicurezza; per la stabilizzazione del precariato e per vedere applicata la clausola sociale in caso di cambio appalto, per ottenere finalmente che si discuta di un premio di risultato, perché le performance di Amazon non dipendono da un algoritmo ma da tutte le migliaia di lavoratori che quotidianamente svolgono bene il loro lavoro. Ma Amazon rifiuta di sedersi al tavolo negoziale e sceglie la via della non partecipazione decidendo di ignorare le richieste di incontro dei sindacati per aprire una discussione sui temi, scelta che ha portato allo sciopero di ieri. In ambito regionale negli ultimi 2-3 anni il sindacato ha cercato di farsi garante dell'applicazione del contratto garantendo cambi appalto senza perdite occupazionali, il corretto inquadramento dei lavoratori e contrattando sull'orario di lavoro; ma molto deve essere ancora fatto, soprattutto sui carichi di lavoro e retribuzione».
Amazon, nella giornata di ieri, ha inviato una lettera ai propri clienti firmata dalla country manager di Amazon.it e Amazon.es Mariangela Marseglia.
«L’impegno verso i nostri dipendenti e quelli dei fornitori di servizi di consegna è la nostra priorità assoluta - si legge nella lettera - in Amazon rispettiamo il diritto di ogni individuo ad esprimere la propria posizione e voglio ringraziare personalmente i colleghi e i dipendenti dei fornitori dei servizi di consegna che ogni giorno lavorano per assicurare che possiate ricevere i vostri ordini. L’emergenza sanitaria tutt’ora in corso ha avuto un grande impatto sulla vita di tutti noi. Prendiamo molto sul serio il nostro compito di continuare a fornirvi un servizio utile, così come quello di proteggere la salute e la sicurezza di tutto il nostro personale, permettendovi di acquistare e ricevere i prodotti di cui avete bisogno restando a casa il più possibile. Il nostro impegno nei confronti dei nostri dipendenti non si ferma. Continueremo ad assicurarci che tutto il nostro personale sia adeguatamente protetto, monitoriamo i cambiamenti e aggiorniamo costantemente le misure preventive giorno per giorno. Offriamo test gratuiti e supporteremo in tutti i modi il piano di vaccinazione, appena sarà possibile, per far sì che ogni persona che frequenti i nostri siti venga adeguatamente assistita. Essere l’azienda più attenta al cliente al mondo significa anche informarvi sulla realtà dei fatti, soprattutto quando questi rischiano di non emergere adeguatamente, per continuare a meritarci la vostra fiducia. I fatti sono che noi mettiamo al primo posto i nostri dipendenti e quelli dei fornitori terzi offrendo loro un ambiente di lavoro sicuro, moderno e inclusivo, con salari competitivi tra i più alti del settore, benefit e ottime opportunità di crescita professionale. Usiamo le più avanzate tecnologie e le mettiamo al servizio dei nostri lavoratori e fornitori per migliorare la sicurezza sul lavoro e semplificarlo».