Gallarate - 22 marzo 2021, 10:30

Prove di rinascita dopo il virus: «Lonate Pozzolo è più forte grazie ai volontari»

Il sindaco Nadia Rosa ripercorre questo durissimo anno, ma prima c'era già un altro "virus": «La 'ndrangheta, un passato ingombrante, speriamo sia davvero passato». E il distretto sanitario diventa una conferma e un simbolo. Le prossime sfide

Il sindaco di Lonate Pozzolo Nadia Rosa

Il sindaco di Lonate Pozzolo Nadia Rosa

Il Distretto sociosanitario è un po' un simbolo di Lonate Pozzolo in questi giorni. La capacità di ripartire da un periodo doloroso, l'occasione di aiutare a combattere un nemico come un virus e di guardare oltre ancora. Il sindaco Nadia Rosa ripercorre quest'anno di pandemia e sempre nel distretto, dove ora sono riprese le vaccinazioni, c'è un altro riflesso delle energie buone che animano Lonate: quello del volontariato.

Un passato ingombrante

«Prima si parlava di Lonate per altro, per la 'ndrangheta sì - osserva il sindaco - Un passato ingombrante e la speranza è che sia proprio passato. Io stessa nel mio breve mandato ho potuto vedere arresti... quando sento gli elicotteri, è una buona cosa, significa che si fa pulizia». 

Non a caso, restando al periodo in cui faceva parlare quel virus, non il Covid, emerge il ricordo della marcia della legalità nel 2019: «Una soddisfazione, perché tanti ci hanno messo la faccia e non era così scontato. C'era la sinergia con la parrocchia, i giovani, tante persone che non manifestano normalmente».

Arriva, però, il 2020 e porta con sé quel nemico che ancora non ha mollato la presa, il coronavirus. Venerdì scorso il sindaco ha partecipato a una commovente cerimonia alla casa di riposo (LEGGI QUI). L'impatto iniziale, un anno fa: «Si sono rispettate le regole fin dall'inizio, sono stati i primi a ridurre le visite ai parenti. Purtroppo ci sono stati quattro decessi. All'inizio non si riusciva a capire la portata di quanto stava accadendo. Ricordo il primo giorno a organizzare i servizi, le riunioni la domenica con i sindaci...». 

Non era chiaro cosa si stava veramente affrontando, tuttavia si è cercato di comunicare quotidianamente, in trasparenza, ricostruisce. Il momento del notiziario giornaliero era molto atteso dai cittadini, immersi nell'isolamento: «Abbiamo cercato di stare vicino alle persone ed è stato apprezzato. Con il lockdown si è cercato di capire la difficoltà. Che cosa è stato prezioso? L'aiuto dei volontari. La Protezione civile e le tante associazioni, che hanno dimostrato un impegno incredibile». Dalla consegna della spesa alle fotocopie per i ragazzi che dovevano ricorrere alla didattica a distanza ma non avevano la possibilità di stampare.

A Lonate Pozzolo già prima esisteva il quaderno sospeso, si è trasformato il cestino perché da quel materiale si potesse passare a ospitare la spesa. Intanto, aumentavano anche le sofferenze economiche: «Abbiamo operato la riduzione della Tari, spostando le scadenze, azzerato la Tosap, altro ancora... Anche il Comune fa fatica».

Intanto le aziende anche grandi di Lonate stanno tenendo duro. Artigiani e commercianti ci provano, chiedono il sostegno dell'amministrazione comunale: «Per quello che è possibile si fa».

Il discorso torna a posarsi sul distretto sanitario, dove si erano ridotti i servizi in passato: «Per cambiare medico bisognava andare a Somma, mentre volevamo farlo ripartire con i servizi di base e pensando in futuro a eventuali studi medici specializzati». Il virus è entrato prepotente in questa partita: già da ottobre e novembre si sono predisposti i lavori per adeguarlo, considerando anche aspetti fondamentali per le vaccinazioni come i frizer. Era  importante poter offrire il proprio contributo nella lotta contro la pandemia, attraverso la convenzione firmata con l'Asst, ma il futuro parla di nuovi servizi con gli infermieri di famiglia ad esempio.

Le prossime sfide

Ma anche se la battaglia è ancora in corso, ci sono altre sfide. «Puntiamo sulla rigenerazione urbana - sottolinea - presentando la domanda per la qualificazione di alcuni immobili, compresi il municipio ma anche il monastero di San Michele». 

Dietro il recupero c' è la volontà di «dare una spinta più turistica attrattiva, inserendola nel contesto del Parco Ticino, natura e arte che si uniscono. Poi - prosegue - c'è la variante generale del Pgt in corso. Non si può aumentare il consumo di suolo,  abbiamo stralciato delle aree facendole tornare agricole e c'è la riqualificazione del centro storico. Vorremmo discutere con tutti».

In questo "tutti" sono compresi i giovani, per cui si sta creando la consulta: «Così potranno fare proposte». In questa filosofia si inserisce la conferma del bilancio partecipativo.

Problemi in volo

Intanto, Lonate Pozzolo convive con il gigante semiaddormentato Malpensa: «Un sonno relativo - precisa Nadia Rosa - perché sul nostro territorio c'è proprio la cargo city». Malpensa ha spinto a lavorare insieme, ha offerto e ora in parte congelato lavoro.

La sua crisi ha toccato anche l'Unione con Ferno? Sui vigili ci sono spesso dure polemiche: «Il fatto di sciogliere l'Unione non ha che fare con la polizia locale - premette Rosa - La nostra idea inizialmente era passare la polizia locale in in convenzione tra Lonate e Ferno. Ma quest'ultima non ha ancora accettato la proposta. L'obiettivo è avere più polizia locale sul territorio».

Marilena Lualdi

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