Busto Arsizio - 22 marzo 2021, 20:55

Accam, Antonelli: «Soddisfatto, a differenza di altri io non ho mai cambiato idea». Radice: «Con la newco inizia una nuova epoca»

Se i sindaci di Busto e Legnano sono contenti dell'esito dell'assemblea, il collega di Gallarate, Andrea Cassani, contesta invece le modalità legate al coinvolgimento di Ala: «I gallaratesi da stasera avranno 600mila euro di debito in più»

Accam, Antonelli: «Soddisfatto, a differenza di altri io non ho mai cambiato idea». Radice: «Con la newco inizia una nuova epoca»

Inizia dai ringraziamenti il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, soddisfatto dopo l’assemblea di Accam che ha dato il via libera alla nascita di una nuova società per la gestione dei rifiuti (leggi qui). Contento anche il collega di Legnano, mentre a Gallarate si respira un'aria più pesante.

I "grazie" di Busto

Il primo cittadino bustocco sottolinea il «lavoro pazzesco fatto da Agesp, quindi da Giampiero Reguzzoni e Gianfranco Carraro, e da Amga. Ringrazio anche il cda di Accam, che in questi due anni ha dovuto fare tantissimo in condizioni difficili. E ringrazio molto anche Regione Lombardia: l’incontro con l’assessore Raffaele Cattaneo ha convinto gli scettici. Per me Accam era una risorsa per il territorio e con questi investimenti la nuova società sarà ancora di più».

Antonelli si dice soddisfatto dell’esito dell'assemblea: «È stato votato quello che avevamo chiesto. Tutto è rimasto come prima, se non l’intenzione di andare ancora di più verso l’economia circolare, ma in realtà questa volontà c’era anche in precedenza. Sono contento, io non ho mai cambiato idea, a differenza di qualcuno che anche in questi ultimi mesi l’ha cambiata più di una volta. Ma ci sta, vuoi per inesperienza, vuoi perché non avevano visto lungo».

Il riferimento sembra indirizzato al collega di Legnano Lorenzo Radice, con il quale non sono mancati momenti di tensione negli ultimi mesi.

La soddisfazione di Legnano

Anche la nota diffusa da Radice offre una lettura dei fatti non del tutto in linea con quella di Antonelli. «Sono state due settimane di lavoro proficuo – scrive il sindaco della città del Carroccio – quelle che hanno separato le due assemblee dei soci: se il 6 marzo avevo espresso un voto di astensione, oggi ho votato convintamente sì alla delibera sul piano di ristrutturazione dei debiti e il risanamento. Questa delibera ha visto l’accoglimento di modifiche da noi proposte e finalizzate a semplificare il documento nella logica seguita dal tavolo regionale della scorsa settimana. Quanto al progetto di newco che è stato illustrato ai soci, vedo le condizioni che avevo posto come discriminanti nell’ultima assemblea e che avevo racchiuso nella formula delle tre T: il terreno sarà garantito per tutta la durata del piano; c’è un tempo congruo perché Amga, Agesp e Cap possano formulare un nuovo piano industriale e c’è la tutela degli investimenti. Ognuno, in questa partita, farà la propria parte e, grazie all’affitto del ramo di azienda che precederà l’acquisto degli asset di Accam da parte delle newco, non saranno assunti semplicemente dei debiti, come si trattasse di un semplice salvataggio, ma saranno realizzati importanti e necessari investimenti per il futuro e la realizzazione di un’autentica economia circolare in una logica di area vasta».

Per Radice, «con la newco si chiuderà un’epoca e ne comincerà una nuova basata su trasparenza, competenza e una maggiore sostenibilità economica, sociale e ambientale nel ciclo dei rifiuti. Cosa, questa, di cui il territorio aveva assolutamente bisogno. Finalmente abbiamo la basi per realizzare un sogno: andare nel tempo verso una gestione dei rifiuti con meno incenerimento e sempre più differenziazione e recupero di risorse».

I malumori di Gallarate

Gallarate ha invece scelto di astenersi. All’inizio del Consiglio comunale che si è tenuto poco dopo l’assemblea di Accam, il sindaco Andrea Cassani ha espresso il proprio malumore per il fatto che la partecipazione alla newco che gestirà l'impianto di Borsano da parte di Ala (Aemme Linea Ambiente, la società che controlla Amga e che ha tra i soci “indiretti” anche Gallarate), sia emersa per voce dell’amministratore unico di Amga soltanto durante l’incontro con l’assessore regionale Cattaneo.

«Ritengo grave – ha affermato Cassani – che l’amministratore unico di una società, pur socia di maggioranza di Aemme Linea Ambiente, possa parlare per conto di Ala».
Per il sindaco della città dei due Galli si è trattato di «un’uscita intempestiva davanti all’assessore regionale, senza aver prima informato né il cda di Ala né i soci».

Per Cassani, «che il sindaco di Legnano, che diceva che Amga non si farà carico del debito di Accam, adesso decida di prendere in mano la newco che gestirà Accam, sostanzialmente spalmando il debito anche sugli altri, non mi sta bene. Se Ala prenderà il 60 per cento della Newco, significa che i gallaratesi da stasera avranno 600mila euro di debito in più. Io ritengo l’operazione per gestire i rifiuti intelligente, però non mi sta bene che Legnano spalmi il debito sui gallaratesi senza che questi vengano coinvolti».

R.C.

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