Valle Olona - 18 marzo 2021, 14:23

Castellanza supporta la comunità birmana. Il sindaco Cerini: «Al fianco di chi lotta per la riconquista dei propri diritti»

La giunta di Castellanza incontra la delegazione della Comunità Birmana in Italia per mostrare e garantire «tutto il supporto e l’appoggio possibile». Il popolo birmano è di nuovo vittima di un brutale colpo di stato militare, dal 1° febbraio

L'incontro con la delegazione della Comunità Birmana in Italia

L'incontro con la delegazione della Comunità Birmana in Italia

La giunta di Castellanza incontra la delegazione della Comunità Birmana in Italia. L'incontro, su piattaforma, ha permesso ai rappresentanti di portare la loro testimonianza sui fatti che stanno accadendo in queste ultime settimane nel loro paese e sugli sforzi che, fin dal 2015, il governo birmano, sostenuto dal popolo e confermato con elezioni democratiche a novembre 2020, sta portando avanti tra innumerevoli ostacoli e difficoltà, legate soprattutto allo strapotere che hanno mantenuto i generali delle forze militari.

Il popolo birmano è di nuovo vittima di un brutale colpo di stato militare.

Il 1° febbraio 2021 è stata arrestata tutta la leadership democratica del paese. Il Presidente della Repubblica, la Consigliera di Stato, i Rappresentanti dell'intero Governo Nazionale e delle Regioni e degli Stati, oltre 700 attivisti sono stati ingiustamente privati della libertà.
In questi ultimi giorni a seguito delle grandi manifestazioni di massa, i militari hanno iniziato ad intensificare con violenza la repressione. Hanno liberato 23.000 detenuti civili molti dei quali spacciatori, teppisti, ladri e criminali con l'obiettivo di seminare il terrore tra i manifestanti, soprattutto la sera nei quartieri residenziali. Hanno inoltre cominciato a sparare sulla folla che protesta pacificamente in tutto il Paese.

Il Movimento di Disobbedienza Civile (CDM) del Myanmar, formatosi all’indomani del colpo di stato militare del primo febbraio, è un movimento di resistenza popolare, composto da medici e infermieri di tutto il Paese, studenti, membri delle organizzazioni della società civile, gruppi di hacker, celebrità, membri dei partiti politici e dell’amministrazione pubblica e, più in generale, da tutti i cittadini che ripudiano gli atti di violenza perpetrati dagli organi militari e non riconoscono l’autorità del nuovo governo, ritenendo che il potere politico debba ritornare immediatamente al suo unico e legittimo detentore: la Lega Nazionale per la Democrazia (NLD).

Alla violenza militare, che al 16 marzo, ha causato oltre 200 morti e 2.175 arresti, il popolo birmano ha risposto con la nonviolenza.

In Italia si stanno svolgendo una serie di iniziative di mobilitazione contro il colpo di Stato militare, per il ripristino dello Stato di diritto per la liberazione immediata di tutte le personalità e di tutti gli attivisti birmani e per il riconoscimento del Parlamento democraticamente eletto.

«I presenti all’incontro hanno chiesto il nostro supporto nel divulgare queste notizie e si sono dichiarati fiduciosi, perché i giovani birmani, anche figli dei militari, in questi anni hanno sperimentato cosa significa libertà e non sono disponibili a ritornare ad un regime dittatoriale - dice il sindaco Mirella Cerini - per questo motivo dopo la comunicazione letta nel consiglio comunale dell’8 marzo, porteremo in approvazione, nella seduta del 19 marzo, un appello a sostegno della situazione in Myanmar, che una volta approvato verrà inviato al nostro Ministero degli Esteri.

C’è una nuova consapevolezza nel popolo birmano che vuole essere protagonista della storia del suo Paese e che ha abbandonato atteggiamenti di rassegnazione, accettazione e impotenza, e durante l’incontro ci è stata tramessa la passione e la forza di chi lotta per la conquista dei propri diritti fondamentali di libertà e partecipazione democratica. Per questo motivo ringrazio i rappresentanti del popolo birmano anche a nome della Città che rappresento e garantisco tutto il supporto e l’appoggio possibile alla loro e nostra causa».

Redazione

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