Busto Arsizio - 16 marzo 2021, 09:30

Busto non rinuncia agli eventi. Magugliani: «Avranno orari diluiti. E sfrutteremo i parchi»

Orari allargati, per evitare assembramenti e rispettare l’eventuale coprifuoco, e spazi all’aperto, dal cortile del municipio ai parchi. Sono i capisaldi degli eventi dell’estate bustocca, a cui Paola Magugliani non vuole rinunciare. Videointervista con l'assessore

Busto non rinuncia agli eventi. Magugliani: «Avranno orari diluiti. E sfrutteremo i parchi»

La Lombardia è tornata in zona rossa, le imprese soffrono e i cittadini sono esausti dopo un anno di restrizioni. In questo contesto, è difficile squarciare il velo del pessimismo. L’assessore Paola Magugliani, però, non rinuncia a guardare avanti con positività. Oltre alla delega “pesante” al bilancio, l’esponente di giunta è anche la responsabile dei grandi eventi. E da qui intende ripartire per portare un po’ di leggerezza nell’estate bustocca.

Eventi nei parchi e orari diluiti

«Punteremo sugli eventi all’aperto – anticipa Paola Magugliani – usando tutti gli spazi disponibili. Penso al cortile del municipio, che potrebbe ospitare il jazz, ma anche ai parchi. Con l’assessore al Verde Laura Rogora, infatti, stiamo valutando di sfruttare queste realtà, dove già in passato abbiamo fatto degli eventi, partendo magari dal pomeriggio».

Flessibilità è la parola chiave: «Ampliare gli spazi ma anche gli orari sarà fondamentale, soprattutto se dovesse perdurare il coprifuoco anche nella primavera-estate. Questo consentirebbe anche di diluire la partecipazione delle persone. Stiamo studiando il format, dopo Pasqua penseremo a un piano più preciso».

In ogni caso, Busto non vuole rinunciare agli eventi: «La gente è depressa. Dopo questo stop, con l’arrivo della bella stagione e l’accelerazione della campagna vaccinale che dovrà esserci, serviranno degli stimoli per tornare a uscire di casa in sicurezza e per riattivare un circuito virtuoso nell’interesse dell’economia della città. Non possiamo continuare a stare fermi».

Bilancio e bandi

La pandemia, oltre ad aver sostanzialmente azzerato gli eventi, ha inciso sulla quasi totalità dei settori. A partire dal bilancio: «L’emergenza – spiega l’assessore – non mi ha permesso di dare una maggiore impronta personale sulle scelte. Mi sarebbe piaciuto, ad esempio, investire di più sull’arredo urbano per contrastare il degrado e rendere più bella la città e studiare un piano per agevolare ulteriormente le nuove attività, ampliando incentivi e detassazioni».

Un contributo importante arriva dai bandi, di cui Magugliani si interessa in quanto delegata all’attrazione delle risorse: «Il mio ufficio si occupa della prima fase, quella della selezione. Facciamo delle riunioni preliminari con i responsabili del settore di interesse, poi i tecnici ci occupano della parte progettuale». Ieri ne sono stati presentanti due dedicati alle imprese (leggi qui).

Sul bilancio incide anche il contenzioso sui derivati, su cui vige il massimo riserbo. Di certo «alcuni fondi almeno temporaneamente non possono essere utilizzati. Se le cose andranno bene, la prossima giunta li potrà usare. In ogni caso, ho trovato e lascio i conti in ordine».

Cinque anni, tante deleghe

L’assessore Magugliani è “sopravvissuta” ai rimpasti di giunta, ma in questi cinque anni – anche per ragioni di equilibrio tra le forze di maggioranza – ha cambiato diverse deleghe. Partendo da cultura e istruzione, è passata a verde e marketing territoriale, per poi dedicarsi al bilancio.

«Ho conosciuto tanti settori della macchina comunale. È stato stimolante e formativo – racconta – e mi ha permesso di capire tante cose. Quando tornerò a essere una semplice cittadina saprò di cosa avrà senso lamentarsi oppure no. Le critiche costruttive sono ben accette, anzi sono indispensabili. Mi dispiace invece leggere reiterate mistificazioni o scorrettezze sul Comune. È l’aspetto negativo dei social».

Per i bilanci è presto, anche per via dello slittamento delle elezioni. Ma tra i tanti ambiti affrontati, Magugliani ricorda con piacere la delega all’istruzione: «Per formazione sono un’insegnante. Nonostante il poco tempo a disposizione, abbiamo attivato la sezione primavera del Sioli, che è stata un successo. Ho girato tutte le scuole e ho preso a cuore la situazione, puntando poi molto sui bandi per la loro sistemazione. Sono un luogo di formazione e socialità fondamentale. Quando sarà possibile, bisognerà investire ancora di più per migliorarle ulteriormente».

Riccardo Canetta

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