Più del doppio zero, conta un sette che vale all’infinito: è il numero dei giovani che oggi hanno reso la vita difficile all’Albinoleffe.
Non diciamo invano: sì, non è arrivata la vittoria (LEGGI QUI), ma ci portiamo a casa qualcosa di non meno importante. Non è solo il prezioso punto per la classifica, bensì è la rabbia. Quella dichiarata dai tigrotti negli spogliatoi al mister.
Javorcic la cita immediatamente dopo il match, e con una punta di orgoglio. È stata una grande prestazione, quella dei suoi ragazzi, eppure ecco che scatta quel meccanismo che sta "viziando" i tifosi: quella voglia di avere di più (LEGGI QUI).
È il risultato che batte anche quello sul campo, perché è un investimento sul futuro e infonde fiducia. Una mentalità acquisita, la definisce l’allenatore quella che è stata sfoggiata contro l’Albinoleffe, con sforzi a raffica per strappare la vittoria che i tigrotti sapevano di meritare.
Ma la faccenda è ancora più intrigante, per il numero evidenziato all’inizio. Parliamo in gran parte di giovani, perfettamente allineati accanto a quelli si è soliti chiamare senatori. E si fa fatica, perché poi sul terreno di gioco vediamo una confusione di quelle splendide: cioè i giovani che hanno una mentalità appunto da veterani, i giocatori con un bagaglio di esperienza pazzesco che sembrano divertirsi come ragazzini.
Così viene citato e portato a parlare ai microfoni Molinari, che ha battuto anche la sfortuna e gli infortuni e oggi – ribadisce il mister – è al livello dei suoi compagni, ovvero al top della categoria. Una sola performance, una sola voce, perché anche lui non fa in tempo a rallegrarsi della propria prestazione che subito esprime anche più entusiasmo per quella della squadra.
Ok, non c’è il tempo di riposarsi, già mercoledì si presenta un'altra sfida, Pro Patria-Pontedera, allo Speroni. Fa niente, perché così manca pure il tempo di lasciarla spegnere, quella rabbia buona. Che deve divampare tutta, per aggredire la settimana.