La variante inglese è ormai predominante nel territorio di Ats Insubria, che comprende le province di Varese e di Como. La presenza di questa variante del Coronavirus - ritenuta più contagiosa - è però maggiore nel Comasco rispetto al Varesotto dove il virus cosiddetto "wild-type", quello originario di Wuhan, è ancora il più diffuso.
Lo dicono le statistiche rese note da Ats Insubria questa mattina nel corso del monitoraggio settimanale sull'andamento dell'epidemia. Su un campione di 227 tamponi positivi sequenziati (il tampone infatti non rivela il tipo di variante, per conoscerla è necessario uno studio più approfondito) nel 47% dei casi i laboratori del Circolo hanno individuato la variante inglese, nel 31% invece quella classica isolata per la prima volta in Cina. E' ridotta al 3% la presenza della variante brasiliana, mentre è praticamente inesistente la sudafricana: un solo caso finora individuato. Il restante 24% dei tamponi positivi è invece riferibile a mutazioni sconosciute.
Proprio sulle varianti sconosciute Ats Insubria ha tenuto a sottolineare come non si tratti di mutazioni al momento ritenute preoccupanti. Quello che provoca il Covid-19 è infatti un virus a Rna che per sua natura tende a variare: nel corso di queste replicazioni avvengono degli "errori" che sviluppano la mutazione. Se quest'ultima è vantaggiosa per il virus allora la variante si diffonde con maggiore intensità (è il caso di quella inglese, che fa della sua contagiosità il suo punto di forza), mentre nella stragrande maggioranza dei casi le mutazioni non si rivelano particolarmente utili e quindi i virus che ne portano gli effetti si estinguono.
Nel dettaglio in provincia di Varese Ats Insubria ha esaminato un campione di 145 tamponi. Le analisi hanno rilevato 58 casi ascrivibili al Coronavirus originario, mentre 49 alla variante inglese. Sono 6 i casi di brasiliana, mentre uno solo quello di tipologia sudafricana. Le mutazioni non classificate al momento sono state 31. I 67 tamponi analizzati invece sui residenti nel Comasco hanno portato a individuare 33 casi di inglese, 10 di versione classica del virus e 24 con altre mutazioni: nessuna variante brasiliana e sudafricana nel territorio lariano.





