Nuove piante al posto di quelle abbattute per questioni di sicurezza, videosorveglianza e altre azioni contro gli incivili: il Parco Alto Milanese - oltre 350 ettari di polmone verde tra Busto Arsizio, Castellanza e Legnano - fa il punto e "prove di primavera".
Sono circa 130 alberi quelli arrivati in questo periodo, base d'asta 48mila euro. «Era importante dopo gli abbattimenti mirati intervenire con piante, di media dimensione, quindi già visibili - osserva il nuovo presidente del Parco Alto Milanese Davide Turri (LEGGI QUI) intervenuto martedì sul posto insieme al sindaco di Legnano Lorenzo Radice, all'assessore del Comune di Busto Arsizio Laura Rogora e al direttore dei lavori Mario Paganini - Sono di tipo tradizionale». Spiega in effetti Mario Paganini: «Abbiamo fatto la scelta di piante tipiche locali o che fanno parte del paesaggio lombardo. Querce, pini silvestri, pioppi bianchi, frassini, ma anche dei noci e dei gelsi, portati con la diffusione della tessitura della seta».
GUARDA IL VIDEO
In questi anni, non sono mancati nemici come i parassiti, ma la controffensiva del Parco è avvenuta sia per tutelare la sicurezza sia per il decoro di questo che è un parco agricolo.
Intanto venerdì arriva una sbarra nuova dietro la piattaforma della differenziata per prevenire l'abbandono dei rifiuti come ci sarà una videosorveglianza alla Baitina e nei punti più nel mirino degli incivili.
Sull'aspetto preventivo, Rogora ha anche citato la possibilità di corsi che portino consapevolezza e senso civico.