In un tempo così difficile anche per i giovani, sarebbe un punto di riferimento prezioso. Ecco perché i club di serie C sono scesi in campo per coronare il sogno della Lega Pro: avere il Beato Carlo Acutis come protettore dei giovani del pallone.
I tigrotti a questo proposito sono scesi già in campo. La Pro Patria raccoglierà le firme tra prima squadra e settore giovanile.
Prosegue così - ricorda la società biancoblù - il percorso iniziato con la richiesta avanzata alla Conferenza Episcopale Italiana e al cardinal Bassetti e che ora vede manifestazioni di attenzione e di sensibilità da parte delle squadre e del mondo di Lega Pro.
«Il nostro più profondo desiderio è legato al Beato Carlo Acutis, ad una vita luminosa donata agli altri, al suo valore, alla passione per il calcio. In un momento difficile come quello attuale, sarebbe un dono per i giovani avere a riferimento una figura come quella di Carlo- ha detto Francesco Ghirelli, presidente di Lega Pro - Il Beato Acutis era espertissimo di internet che, come il pallone, parla un linguaggio universale».
Lega Pro e i club hanno incontrato virtualmente Antonia Salzano, la madre di Carlo: «La testimonianza sul figlio è stata un regalo per tutti. Cuore, coraggio e valori sono le basi da cui nascono i progetti di solidarietà ai quali i nostri club danno vita ogni giorno» conclude Ghirelli.