Busto Arsizio - 20 febbraio 2021, 15:46

Busto, il vicesindaco: «Stiamo attenti tutti insieme per rimanere in zona gialla»

Manuela Maffioli ai cittadini: «Dobbiamo avere una visione a 360 gradi, non percepiamoci soli. I negozi sono aperti anche la mattina, non andiamo per forza negli orari di punta. Aiutiamoci per la salute e anche per tenere aperti commercio e cultura»

Il vicesindaco di Busto Arsizio Manuela Maffioli

Il vicesindaco di Busto Arsizio Manuela Maffioli

«L'abbiamo scampata, ma il rischio della zona arancione c'è stato. Eccome. Bisogna fare molta attenzione». Il vicesindaco di Busto Arsizio Manuela Maffioli ha pubblicato un post non per fare paternali, spiega, ma per riflettere insieme su come aiutarsi a mantenere questa situazione di relativa libertà. Sempre maggiore, insomma, di ciò che si avrebbe con la zona arancione. 

Le sue deleghe hanno a che fare con settori molto colpiti dalle limitazioni per la pandemia: il commercio (pubblici esercizi in testa) e i musei sono quelli che tremano a ogni prospettiva di cambio colore. 

Nei giorni scorsi, il sindaco Emanuele Antonelli aveva chiesto ai cittadini di prestare molta attenzione, tanto più con le giornate di primavera in arrivo (LEGGI QUI). Sembra che in questi giorni il meteo sia stato alleato, perché il cielo grigio non ha invitato a grandi uscite. 

Tuttavia, è dal comportamento di ciascuno che dipende il futuro di tutti. «Penso anche ai condomini, gli ascensori, le scale - osserva - Mettere la mascherina è importante, protegge noi stessi e gli altri. E comunque anche nei commenti al mio post sono usciti begli spunti di riflessione. Cominciamo a essere tutti stanchi, se abbassiamo la guardia è peggio».

Ricordiamo qualche raccomandazione: «Potersi muovere liberamente e andare in centro nelle ore di punta, non significa doverlo fare per forza. I negozi sono aperti anche la mattina. E, nelle "fasce critiche", si può stare lontani dalle "zone critiche". Poter stare senza mascherina seduti in un locale, non significa non poterla indossare di nuovo, dopo aver consumato, per le chiacchiere. Non avvistare all'orizzonte forze dell'ordine, non obbliga a trasgredire».

La posta in gioco è alta: «Se torniamo in zona arancione, niente più bar né ristoranti. Niente più clienti, né amici, da fuori Busto. Niente più mostre né musei. Niente più uscite dal territorio comunale. Dipende da noi. Dobbiamo avere una visione a 360 gradi, non percepiamoci come se fossimo soli, aiutiamoci per la salute e per poter mantenere questa libertà».

Marilena Lualdi

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