Un raid notturno e cartelli dal tono ironico lasciati fuori dal bar di Villa Mirabello in segno di vicinanza al gestore, Raffaele Skizzo Bruscella, che nei giorni scorsi ha annunciato la chiusura dell'attività (leggi QUI).
“Lokale kiuso per reato ti opinionen“, “Silenzio Zanzi vi ascolta“, è sotto il ritratto del sindaco la scritta "Penza kome me und non afrai problemi". Sono al alcune e delle frasi lasciate disseminate davanti al bar. «Gesto da cui mi dissocio - fa sapere Skizzo - Non è nel mio stile, quello che avevo da dire l'ho sempre detto senza usare questi mezzi».
Gesto che però non è passato inosservato e dura a questo punto è la reazione dell'opposizione, che vuole vederci chiaro sulla questione. «Abbiamo letto la polemica e studiato il bando per la gestione del bar di Villa Mirabello - dice Mirko Reto, coordinatore provinciale del Carroccio - Abbiamo molte perplessità al riguardo, soprattutto legate alla progettualità che l'amministrazione ha di quel luogo».
La Lega contestata alcune "clausole“ come l'obbligo di abbandonare il locale in qualsiasi momento il comune lo richieda e con solo 90 giorni di anticipo. «Piuttosto che le limitazioni dell'orario di apertura e il divieto di fare eventi, previo consenso, per il pericolo schiamazzi - aggiunge - Tutte condizioni proibitive per qualsiasi imprenditore».
E infine la Lega se la prende anche con il trattamento riservato dall'amministrazione a Skizzo: «Un imprenditore che, nonostante fosse senza un contratto e poi ci spiegherà il sindaco come è stato possibile, ha sempre pagato l'affitto e investito nell'attività. Ha finalmente creato movimento attorno alla Villa e al Museo e come ringraziamento ha avuto quel comunicato poco lusonghiero (leggi QUI)».
Il Carroccio vuole ora sapere le intenzioni dell'amministrazione e la progettualità che ha per Villa Mirabello. «Ci aspettiamo delle risposte che non siano del tenore di quelle arrivate l'altro giorno, con un comunicato inaccettabile (leggi QUI)».