Politica - 16 febbraio 2021, 17:36

«Perché o uno o l’altro? E se fosse: né l’uno, né l’altro?». Nasce il Movimento Aggregativo per Varese

Il nuovo movimento correrà alle prossime amministrative con un suo candidato sindaco, probabilmente una donna, e ha già parecchi sostenitori delusi dalla politica. Non si colloca al fianco di alcuno schieramento, ma in un nuovo polo liberale democratico

«Perché o uno o l’altro? E se fosse: né l’uno, né l’altro?». Nasce il Movimento Aggregativo per Varese

Non un partito politico ma un’aggregazione etica di cittadini con idem sentire e che hanno come obiettivo principale il bene comune della città di Varese. Per le prossime elezioni amministrative scende in campo il Movimento Aggregativo per Varese, guidato da Orazio Sofia, ex consigliere comunale di Varese.

Il nuovo movimento correrà alle prossime amministrative con un suo candidato sindaco, probabilmente una donna, e ha già parecchi sostenitori, delusi dalla politica. Non si colloca al fianco di alcuno schieramento, ma in un nuovo polo liberale democratico: «Nessuna presa di posizione aprioristica o ideologica, massima apertura a tutti i contributi, nessuna logica o gerarchia “partitica”, solo impegno civico e massimo spirito di servizio», spiega Sofia. Per questo «cerchiamo compagni di viaggio che vogliano andare nella stessa direzione, ognuno con le proprie idee, senza conformarsi ad un'idea precostituita da un partito. Stiamo infatti parlando di amici e non di militanti di partitoPersone che si vogliono staccare dal gregge degli “schierati”; non ci interessa, infatti, la “gente del mercato”, cioè quelli per i quali tutto si riduce a questioni di interesse». 

La politica deve essere prima di tutto passione civica. «In passato, chi più chi meno, tutti noi ci siamo identificati in un partito e in un’ideologia e li abbiamo seguiti con speranza e buona fede, restando comunque alla fine sempre delusi; è venuto il momento di partecipare direttamente senza ricevere direttive dall’alto ma portando avanti con coraggio e determinazione le nostre idee, confrontandoci con gli altri per trovare un’intesa che vada nella direzione del bene comune. Sempre ricordandoci che nell’attuale sistema democratico il popolo è sovrano solo il giorno del voto; il giorno dopo sono i rappresentanti che ha eletto a decidere e mai come in quest’ultima legislatura ce ne siamo accorti.  Quindi l’atto di votare è una decisione importante, non si può scegliere a cuor leggero chi ci amministrerà per 5 anni».

Un buon metro per valutare un movimento è il suo programma elettorale. «Solitamente, sono belli e pieni di proposte affascinanti, la maggior parte delle quali, però, irrealizzabile o destinata a rimanere solo sulla carta. Nessuno che abbia il coraggio di fare un rendiconto, un consuntivo del lavoro fatto, partendo però da ciò che era stato promesso con il programma elettorale. Ad esempio: ve lo avevano detto prima che avrebbero tolto tutti gli stalli di sosta liberi per sostituirli con quelli a pagamento? O che avrebbero aumentato le tariffe della sosta? Li avreste votati se lo aveste saputo prima del voto? O se fosse stato inserito nel programma elettorale? E che fine ha fatto il tanto sbandierato “referendum” sullo stipendio del sindaco?».

«Ci chiediamo perché, invece, non debba essere possibile presentare un programma serio, realistico e veritiero senza sogni e voli pindarici e prendere l’impegno di verificarne periodicamente coi cittadini l’attuazione? Tanta propaganda, tante promesse e pochi risultati, il più delle volte solo ultimazione di lavori già da tempo programmati e demagogicamente spacciati per propri. Questo è ciò che non vogliamo succeda ancora nei prossimi anni!».

Altro punto che il nuovo movimento ritiene fondamentale «è la consultazione ed il coinvolgimento dei veri esperti nei rispettivi settori. Una programmazione seria non ha bisogno di tuttologi ma di veri esperti, di scienziati, di studiosi che interpretino correttamente i dati e diano le indicazioni metodologicamente corrette, affinché la politica possa operare le scelte con cognizione di causa. Questo è ciò che ci proponiamo: ogni obiettivo dovrà scaturire da un’attenta analisi della realtà suffragata da dati certi, e poi tradotta in percorsi virtuosi dalla politica, non come normalmente succede ora, quando la realtà viene piegata ai desiderata ed agli interessi della politica».

In allegato a fine articolo il programma del Movimento Aggregativo per Varese, «che è ovviamente ancora una bozza, uno schema da riempire, modificare e migliorare, per questo siamo aperti ai suggerimenti ed ai contributi di tutti coloro che vorranno aggiungersi per partecipare tutti assieme al progetto.  E’ un invito che speriamo in molti vogliano accettare, armati del nostro stesso entusiasmo e dalla volontà di fare ed agire per il bene comune». 

Files:
 MOVIMENTO AGGREGATIVO PER VARESE (52 kB)

Valentina Fumagalli

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