«A questi ragazzi un semplice ed immenso GRAZIE! La loro STORIA è appena cominciata, sentiremo ancora parlare di loro!». Un post di riconoscenza che suona come una promessa, quello pubblicato all'indomani del sogno sfiorato dalla Pallamano Cassano.
I ragazzi a Salsomaggiore Terme hanno tentato l'impresa contro la corazzata Conversano alle finali di Coppa Italia. È finita 29-27 (LEGGI QUI) e certo dispiace che dopo la cavalcata si sia sfiorato il cielo con un dito senza poterlo conquistare. Ma l'impresa è già avvenuta: essere arrivati fino a lì e aver dato del filo da torcere, averci sempre creduto. In questi tempi gravati dall'emergenza sanitaria che frena anche lo sport, era ancora più importante.
«In un periodo difficile serviva una svolta psicologica - conferma il responsabile della comunicazione Luca Basile - I ragazzi hanno dato una risposta grandiosa, entrando in questa final eight, con pochissime chance. Invece si sono sentite la voglia di riscatto e la grinta».
La pallamano è uno sport che all'estero spopola - pensiamo in Francia - e nel nostro Paese ha molti meno riflettori puntati. Sul territorio si è creata quest'isola felice, che in realtà è un arcipelago: 350 i ragazzi e le ragazze (due squadre in A1), tra le varie categorie. Molto si punta anche sulle scuole, ma quest'anno purtroppo - sempre per il virus - è stato impossibile.
Poche le risorse economiche, ci si deve affidare a tanti sponsor che danno una preziosa quota per coprire i budget. Per far giocare anche il settore giovanile in completa sicurezza, si è chiesto un aiuto ai genitori in modo da eseguire costanti tamponi.
Una grande famiglia, che ha voglia di sognare e ha dimostrato di poterlo fare perfettamente.