Un giorno importante, giovedì 11 febbraio, al "San Luigi Gonzaga" di Gorla Minore: è stata completata la vaccinazione antiCovid: agli ospiti come agli operatori. E sono riprese le visite in un'area appositamente allestita con ogni precauzione.
Una notizia diffusa dal gruppo Edos con soddisfazione. La struttura è dedicata alla cura e all’accoglienza di persone anziane non autosufficienti, con particolare focus su patologie cronico-degenerative, tra cui il morbo di Alzheimer, si ricorda.
Wanda Moia, direttore Area Nord del gruppo, spiega: «Il nostro obiettivo era quello di vaccinare il maggior numero di ospiti e di operatori; a tal fine abbiamo promosso un’importante campagna di sensibilizzazione nei confronti del nostro personale, degli ospiti, dei familiari e aventi titolo, campagna che ha avuto un riscontro positivo: infatti abbiamo ottenuto un tasso di copertura del 98%».
Così, entro giovedì 11, ospiti e personale hanno ricevuto la seconda dose, affinché tutti ottengano la copertura dal virus. Non solo: «Abbiamo ripreso le visite dei parenti in un’area interna appositamente adibita con postazioni di incontro pensate per garantire un adeguato distanziamento con protezioni in plexiglass, il tutto coordinato dal direttore sanitario-referente Covid-19 e sotto la supervisione del personale della Rsa, nel rispetto delle vigenti normative anti-Covid».
La dottoressa Caterina K. Carpi, direttrice sanitaria della Rsa San Luigi Gonzaga, spiega ulteriormente la situazione: «Stiamo vaccinando tutto il personale e gli ospiti che hanno prestato il consenso informato e che non presentano controindicazioni assolute alla somministrazione del vaccino Pfizer Comirnaty. Le patologie pregresse o concomitanti, eventi acuti intercorrenti, eventuali pregresse reazioni allergiche gravi sono tutti dati anamnestici raccolti e valutati dal personale medico prima della somministrazione della prima dose di vaccino».
Poi sui nuovi ingressi si annuncia una retta promozionale per rispondere alle esigenze delle famiglie. «La nostra mission, come Rsa, è proprio quella di aiutare i nuclei familiari in difficoltà, prendendo in carico non solo gli ospiti, ma anche i loro cari - osserva la dottoressa Patrizia Longoni, responsabile di struttura - Pertanto, si è deciso di proporre una retta promozionale di 79 euro al giorno per i primi 6 mesi di degenza, per tutti i nuovi ingressi, nell’ottica di venire incontro alle esigenze della comunità».
Obiettivo - si spiega ancora - favorire l’accesso ai servizi assistenziali di cura e di tutela degli anziani fragili, nel costante rispetto delle normative vigenti, prestando la massima attenzione al corretto uso dei dispositivi individuali di protezione, al distanziamento sociale, così come a tutte le misure protettive verso coloro che quotidianamente vivono o operano in Rsa: quindi oltre agli ospiti e ai dipendenti, visitatori e fornitori. Il tutto contemplando anche soluzioni innovative in grado di garantire il mantenimento del rapporto con le famiglie, si sottolinea.
La struttura è stata mantenuta Covid-free da tempo, si ricorda, così si è potuto riaprire il nucleo protetto della Residenza, riattivando non solo il programma di terapie non farmacologiche – tra cui Doll Therapy, musicoterapia, ortoterapia, laboratorio di cura del sé, laboratori creativi e manuali – ma riaprendo anche ai nuovi ingressi in struttura e garantendo a tutti e quotidiane attività fisioterapiche e socio-educative.
Sul sito del Gruppo Edos si può consultare la speciale sezione “Rsa Sicura” dedicata alle procedure, ai protocolli d’ingresso e alla mission aziendale a fronte dell’emergenza, oltre alle Faq.
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