Troppi incidenti con i giovani, parte da Gallarate il progetto per mettere un freno a questo problema.
L'assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale Riccardo De Corato ha presentato infatti questa mattina, da remoto, il progetto di Regione Lombardia sull'"Educazione stradale nelle scuole" realizzato dall'Istituto superiore Falcone di Gallarate con l'Ufficio scolastico regionale della Lombardia.
I destinatari sono ragazzi dai 16 ai 19 anni e il progetto ha l'obiettivo di stimolare la sensibilizzazione della compresenza sulle strade, di favorire l'acquisizione delle competenze di cittadinanza basate sulla conoscenza e sul rispetto del codice della strada per migliorare la sicurezza generale attraverso esperienze educative anche di tipo pratico con le forze dell'ordine e i partner, come pure di informare dei rischi della incidentalità stradale.
Il corso si divide in due unità didattiche e prevede anche un compito di realtà nella simulazione di un incidente.
Le scuole coinvolte in Lombardia sono 51 per oltre 10mila studenti. «Nella nostra regione nell'ultimo ventennio - ha detto l'assessore De Corato - grazie anche a campagne mirate di sensibilizzazione e responsabilizzazione e a importanti investimenti per migliorare la qualità delle infrastrutture stradali regionali, sono stati fatti passi da gigante. Sono diminuiti sia il numero degli incidenti che dei feriti (che si riducono del 40% passando rispettivamente dai 54.071 del 2001 ai 32.560 del 2019 e da 75.851 a 44.400). Ed anche il numero delle vittime (-59,2 % pari a 438 persone che hanno perso la vita nel 2019 a fronte di 1073 nel 2001) si è notevolmente ridotto».
Restano cifre troppe alte. «Un sistema scolastico - ha osservato De Corato - in cui si insegni, anche attraverso esperienze concrete e pratiche, l'educazione stradale è evidentemente fondamentale e confido possa portare a dei risultati già nel breve periodo (basti pensare che nel 2019, 12.116 feriti - pari a più di un quarto del totale - ha tra i 15 e i 29 anni). Penso per esempio a quanti ragazzi utilizzano la bicicletta o i monopattini elettrici senza magari nemmeno conoscere le basi del Codice della strada e senza pensare al fatto che quei mezzi, se usati in modo errato e irresponsabile, possono rappresentare delle armi letali per sé e per gli altri utenti della strada».
C'è anche un costo sociale, di 3 miliardi in Lombardia. Ma soprattutto «tragedie umane che non finiscono con l'evento, ma si protraggono nel tempo, a volte per tutta la vita delle persone coinvolte o dei loro cari. Per questo ogni incidente evitato o una vittima salvata può fare la differenza» ha detto l'assessore.
Nonostante il periodo complicato Regione Lombardia, l'Ufficio scolastico regionale e l'Istituto superiore "Giovanni Falcone" di Gallarate hanno messo a fuoco un progetto che può diventare una best practice su tutto il territorio lombardo secondo l'assessore: «Il mio augurio è che si trovino risorse e soluzioni adeguate per la riduzione dell'incidentalità stradale, obiettivo di Regione Lombardia, presente anche nell'Agenda 2030 dell'Onu».