Vaccini, si entra nel vivo nella lotta al Covid. Uno studio della Uil del Lario mostra una simulazione delle dosi che verranno assegnate alle singole province, in base alla popolazione aggiornata al primo gennaio 2020 (questo in base ai dati Istat).
Ciò significa a Varese 2.141 dosi giornaliere stimate, calcolando che a febbraio ne dovrebbero arrivare 59.937.
«Nel mese di febbraio, con la distribuzione complessiva di 4.039.823 dosi di vaccino (2.263.950 Pfizer, 686.300 Moderna e 1.089.573 AstraZeneca, fonte il quotidiano La Repubblica) – dichiara il segretario della Uil del Lario Salvatore Monteduro, autore dello studio - si entra nella fase clou del processo di immunizzazione. È necessario tenere conto del fatto che c’è una parte di popolazione da vaccinare, circa il 42%, che comprende i più fragili, alla quale non è al momento consigliata la somministrazione del vaccino AstraZeneca, ma a cui è opportuno destinare prioritariamente gli altri due vaccini (Pfizer e Moderna)».
Ci sono altri aspetti che delinea la Uil: Pfizer - afferma il sindacato - per l’aspetto della temperatura necessaria alla conservazione potrebbe essere più indicata per gli hub, mentre Moderna anche per i medici di base, che potrebbero somministrarla agli anziani.
Tutto ciò – precisa la Uil – sollecitando affinché Governo e Regioni con le loro articolazioni territoriali traccino velocemente il percorso utile a raggiungere al più presto l’immunità della popolazione, percorso indispensabile a salvaguardare i soggetti più esposti e che quotidianamente ci lasciano».
Vediamo allora le cifre della nostra provincia.
Varese ha 431.739 abitanti tra i 17 e anni e i 55 anni, 319.090 sopra i 56 anni, 201.130 sopra i 66.La Uil del Lario nella simulazione stima l’arrivo di 33.589 dosi Pfizer in febbraio (380mila in Lombardia), 10.182 di Moderna e 16.166 di AstraZeneca (indicate tra i 17 e i 55 anni).