Coronavirus, politica e ambiente. Sono i temi delle – inevitabilmente – poche Giöbie esposte in piazza Santa Maria che questa sera verranno bruciate in piazzale Einaudi. A causa delle restrizioni introdotte per contrastare la pandemia, il rogo si terrà senza pubblico. Chi vorrà gustarsi comunque il falò potrà seguirlo sul sito o sulla pagina Facebook dell’Informazioneonline.
Come l’Istituto La Provvidenza (che in mattinata ha acceso il primo fuoco: leggi qui), l’associazione Sacconago commercianti, artigiani & co. e Comunità Giovanile hanno incentrato il manufatto sul Covid.
Il gruppo sinaghino ha realizzato un grande coronavirus affiancato da un’enorme siringa con il vaccino, sottolineando come col passare dei mesi si sia passati dagli slogan «Io resto a casa» e «Andrà tutto bene» a «Io mi vaccino» e… «Sperém in ben».
Il virus di Comunità Giovanile, invece, è accompagnato dalle brutture che i ragazzi di vicolo Carpi vorrebbero lasciarsi alle spalle con il falò: chiusure, depressione, dad, cassa integrazione, banchi a rotelle, dpcm, disoccupazione e così via.
La Lega Giovani di Busto ha messo in scena «l’assalto al municipio». Un riferimento all’assalto al Congresso americano (richiamato dal vichingo che ha guidato l’attacco), ma in salsa bustocca. «Allora ti ricandidi o no?», chiedono al sindaco Emanuele Antonelli, che non ha ancora sciolto ufficialmente la riserva in vista delle elezioni di quest’anno. Nel quadretto, c’è anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca armato di lanciafiamme.
Anche i bambini della scuola dell’infanzia Soglian di Borsano hanno dato vita a un fantoccio, nell’ambito del progetto “green school”. «Cara Giöbia – scrivono – se plastica continui ad usare, tanti rifiuti ad abbandonare e il pianeta a soffocare, la nostra Terra la pazienza perderà e più bella non tornerà».