Politica - 27 gennaio 2021, 11:00

«Accam è una cosa vecchia. La politica locale ne riconosca la fine»

Settimana decisiva per le sorti di Accam. Lo si dice da tempo, ma questi prossimi giorni potrebbero davvero segnare il futuro dell'inceneritore di Borsano. E in questo contesto si alza nuovamente il coro del Comitato Spontaneo No Accam. Riceviamo e pubblichiamo

Settimana decisiva per le sorti di Accam. Lo si dice da tempo, ma questi prossimi giorni potrebbero davvero segnare il futuro dell'inceneritore di Borsano. E in questo contesto si alza nuovamente il coro dei “No Accam”. «Riconoscano che come tutte le cose vecchie, prima o poi, finiscono. Dimostrino la capacità di saper cogliere l’opportunità che gli si presenta di poter far nascere una cosa nuova che non abbia nulla a che fare con i rifiuti». Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Comitato Spontaneo No Accam.

BASTA PRESE IN GIRO!

«“Basta prese in giro” titola un giornale locale citando il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli. Una frase che lascia intendere che la fine o il futuro di Accam e del suo inceneritore, siano essenzialmente una battaglia di natura politica. Qualcuno vincerà e qualcun altro perderà, proprio in vicinanza della recente elezione del sindaco di Legnano e non molto prima delle elezioni del sindaco di Busto Arsizio, dove il dottor Antonelli sembra essere uno dei probabili candidati. Una battaglia politica nella quale la gran parte delle popolazioni interessate sono rimaste all'oscuro, perché tutta la documentazione degli innumerevoli piani presentati da una parte e dall'altra sono rimasti sostanzialmente riservati ed a disposizione di pochi. Come se la cosa non riguardasse nessuno di noi cittadini, una cosa da poco insomma. Ora che, la faccenda sembra aver preso una piega, a detta loro “pericolosa”, i titoli sul giornale diventano cubitali. E quindi, di fronte ad un ormai (pare) inevitabile fallimento ecco palesarsi la più classica delle strategie politiche: lo scaricabarile!

VETERA TRANSIERUNT

Chiediamo alla politica di smetterla di accanirsi con questo malato in fin di vita: ogni cura è servita, serve e servirà solo a spostare in là la data di chiusura. Riconoscano che come tutte le cose vecchie, prima o poi, finiscono. Così è anche per Accam. Affrontino questa fine con lo stesso spirito positivo che contraddistingue la nostra grande Busto capace di rialzare sempre la testa. Dimostrino la capacità di saper cogliere l’opportunità che gli si presenta di poter far nascere una cosa nuova che non abbia nulla a che fare con i rifiuti.

NOI CI SIAMO!

Ma anche nel caso di fallimento, l'impegno del comitato non si fermerà qui. Siamo pronti a collaborare occupandoci del terreno e della sua sanificazione ma anche a disegnare un nuovo futuro per quell’area: un nuovo skyline senza camini! E a spingerci non sono certo ragioni politiche ma l'amore per la propria terra e la propria gente».

Redazione