A sollevare le criticità riguardanti il nuovo tratto di pista ciclo-pedonale realizzata lungo via Morelli, tra via Unità d’Italia e via Lombardia, è Alessandro Re a nome del gruppo Olgiate Insieme, che sottolinea come a parer loro “la ciclabile realizzata non è figlia della logica di un progetto di lungo respiro”.
“Dopo quasi sei anni di Amministrazione Montano, vediamo il primo modesto risultato: il tratto di ciclabile sulla via Morelli, tra via Unità d’Italia e via Lombardia – spiega Alessandro Re – un’opera pagata oltre 90mila euro, gran parte soldi degli olgiatesi, e che per questo avrebbe dovuto essere oggetto di una puntuale valutazione con tutte le forze politiche del Consiglio Comunale nonché con i cittadini; inoltre doveva essere inquadrata all’interno di una programmazione di utilità, priorità e costi relativi non al solo tratto, ma all’intera opera progettuale da realizzare lungo la via.
L'attuale giunta a trazione della sinistra benché, quando all'opposizione, abbia sempre chiesto dialogo e trasparenza, oggi, per prima, dimostra come si possa amministrare dando il peggior esempio possibile: per l'ennesima volta i soldi dei cittadini sono stati spesi ed utilizzati a loro insindacabile giudizio, senza il parere e la ponderata valutazione di nessuno, operando senza convocare una commissione o i capigruppo, senza una progettualità lungimirante, senza democrazia e dialogo.
L’Assessore Richiusa, nell’ultimo Consiglio comunale, ha affermato che poi si studierà il piano della viabilità. Ciò a dire che la ciclabile realizzata non è figlia della logica di un progetto di lungo respiro, ma della fretta di spendere entro la soglia dei 150 mila euro (peraltro avendo, ad oggi, previsto in bilancio per il 2020/22 solo circa 45mila euro per la prosecuzione dei lavori sulle ciclopedonali) e di fare qualcosa per poter piantare la propria bandierina per dire fatto: ma fatto cosa, per quale utilità in queste condizioni, perché, per chi e, soprattutto, come?
Esiste già un progetto di viabilità debole commissionato dalle amministrazioni precedenti: è stato valutato? è stato disatteso? quali erano i contenuti? ma soprattutto quale è il progetto di prolungamento, con relativi costi e tempi e per quale collegamento e utilità in merito a questo tratto di pista realizzato?
Non solo, visto il risultato sotto gli occhi di tutti, sono state fatte tutte le valutazioni in tema di sicurezza sia per la viabilità debole che per i veicoli?
Abbiamo raccolto molte perplessità e lamentele in proposito, nello specifico: l'uscita dalla via Lombardia sulla via Morelli (già con scarsa visibilità) risulta peggiorata dall'arrivo della ciclabile in quell'intersezione, già di per sé pericolosa, e per la posizione della staccionata; mancano i punti sicuri per l'attraversamento pedonale lungo via Morelli (ed in questo la ciclabile, delimitata dalla staccionata così fatta e soprattutto posizionata strettamente adiacente alla carreggiata già stretta, non aiuta).
Sulla opportunità di meglio valutare quanto fatto sia per un suo futuro sviluppo lungo le direttici verso il centro, le scuole, fuori paese, ovvero realizzare la ciclopedonale in altra posizione logisticamente più opportuna, invece abbiamo molte cose da dire e da ridire.
Lo avremmo potuto fare, e contribuire, ad esempio nelle commissioni. Ma sono uno strumento troppo democratico per questa amministrazione. Peraltro la (brutta, per la democrazia) storia si sta ripetendo come per le opere realizzate nei pochi mesi prima delle elezioni, tutte senza una commissione, senza una discussione un approfondimento, una valutazione con le opposizioni. Cosa resta di utile e necessario alla comunità a fronte delle enormi risorse economiche spese?
È di due giorni fa, dopo ben 8 mesi dalle elezioni, la richiesta dei nominativi dei membri per le commissioni lavori pubblici e urbanistica e mobilità: a cosa serviranno? A decidere il giorno della foto dell'inaugurazione?”.