Economia - 11 luglio 2019, 15:00

Italia, Bacosi e Garozzo non riescono a ripetersi: argento nel tiro a volo e nella scherma

Analizziamo le varie prove degli italiani alle Olimpiadi di Tokyo.

Italia, Bacosi e Garozzo non riescono a ripetersi: argento nel tiro a volo e nella scherma

Daniele Garozzo e Diana Bacosi, che vinsero tutti e due l’oro nelle Olimpiadi 2016, lui nella scherma e lei nel tiro a volo, non sono riusciti a ripetersi in questa edizione, raggiungendo il secondo gradino del podio. Un peccato per i due azzurri, che però hanno contribuito con un ottimo percorso ad arricchire il folto medagliere dell’Italia a questi Giochi Olimpici di Tokyo.

L’argento di Daniele Garozzo e Diana Bacosi

C’è stata ovviamente molta delusione, nonostante l’argento conquistato, sia da parte di Daniele Garozzo che di Diana Bacosi. I due atleti sono andati vicinissimi all’ottenere una seconda medaglia d’oro di fila, una possibilità che li avrebbe inseriti ancor di più nel libro della storia italiana delle Olimpiadi. Anche i bookmaker ci credevano, con delle quote che davano per favoriti sia Bacosi che Garozzo nei loro rispettivi sport, essendo comunque due campioni in carica nelle proprie discipline ed essendo stati sempre bravi a ribaltare le previsioni nella scorsa edizione svoltasi a Rio de Janeiro.

Peccato per le finali di entrambi, Daniele Garozzo è stato afflitto da alcuni problemi alla coscia destra che si è portato dietro per tutto il torneo e alla fine ha dovuto arrendersi all’avversario di Hong Kong, Cheung Ka Long, dopo comunque aver provato un assalto serrato. Diana Bacosi, invece, non rischia mai durante la finale, ma la statunitense Amber English si rivela subito l’avversaria più pericolosa della sfida. Nonostante ciò, l’italiana è sempre stata concentrata, quasi perfetta nelle esecuzioni, concludendo la gara con un piattello in meno della statunitense.

Il medagliere italiano

Nel frattempo, l’Italia continua a collezionare vittorie e podi da inserire nel suo medagliere, tra cui va sottolineato l’oro nel Taekwondo di Vito Dell’Aquila che è stato il primo per l’Italia in questa edizione.

Quella di Vito Dell’Aquila è stata proprio una medaglia d’oro storica, sia per essere la prima conquistata in Giappone, ma anche perché è il secondo oro per la disciplina del taekwondo italiano.

Il suo ultimo round è stato pazzesco, alla fine Vito ha compiuto un capolavoro, ottenendo otto punti in soli 50 secondi, vincendo così sul tunisino.

Delusione, invece, per Fabio Basile, oro nel 2016 ed eliminato subito al primo turno di Judo di questa edizione delle Olimpiadi in Giappone. Va sottolineato, però che l’atleta è stato sfortunato nel sorteggio, visto che il suo concorrente coreano Changrim An era già campione del mondo e re dell’Asia. Ha disputato un incontro aperto e molto combattuto, durato a lungo, ben 8 minuti e 33 secondi. Aveva lavorato davvero molto per questa Olimpiade, dove ha dovuto affrontare la categoria dei 73 kg, quindi di peso più alta rispetto a quella in cui trionfò nel 2016. È tanta la delusione per il judoka di Rivoli, che ha però la stoffa e i numeri per tornare presto al successo.

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