Attualità - 30 dicembre 2025, 09:34

«Coreografie nel cielo, silenziose, sicure e sostenibili»: i droni luminosi come futuro del Capodanno

Alessandro Albani, segretario della Lega di Busto e assessore al Bilancio del Comune, invita a superare i botti tradizionali e propone i droni luminosi come alternativa moderna, sicura e sostenibile per celebrare il Capodanno nel rispetto di persone, animali e ambiente

In vista del Capodanno, Alessandro Albani, segretario della Lega di Busto Arsizio e assessore al Bilancio del Comune, lancia una proposta innovativa sul tema dei fuochi d’artificio. Pur riconoscendone il valore simbolico e tradizionale, Albani invita a riflettere sui rischi per la sicurezza, sul disagio per gli animali e sull’impatto ambientale. Da qui l’idea di superare i botti tradizionali e guardare a soluzioni alternative e più sostenibili. Tra queste, la proposta di spettacoli con droni luminosi. «Crescere, come società, significa anche questo: trovare nuovi modi di celebrare che tengano insieme divertimento, rispetto e responsabilità».

«I fuochi d’artificio di fine anno fanno parte, da sempre, dell’immaginario collettivo del Capodanno. Sono un rito di passaggio, un modo rumoroso e luminoso per salutare l’anno che se ne va e accogliere quello nuovo. In origine avevano un valore simbolico: il fragore serviva a scacciare la sfortuna, le luci a celebrare la rinascita e la speranza. In questo senso, parlare di tradizione non è fuori luogo: per molte persone, soprattutto giovani, i botti rappresentano un momento di festa, di condivisione, di adrenalina e di divertimento spontaneo. È comprensibile, ed è giusto riconoscerlo senza pregiudizi.
Con il tempo, però, il contesto è cambiato. Quello che una volta era limitato e circoscritto oggi assume dimensioni più ampie e meno controllabili. Il primo aspetto critico è il pericolo. Ogni anno si registrano incidenti, anche gravi, che coinvolgono non solo chi utilizza i fuochi in modo improprio, ma anche passanti del tutto estranei. Il rischio viene spesso sottovalutato, soprattutto da chi vive questi momenti come un gioco, senza percepirne le reali conseguenze.
Un altro tema rilevante è quello degli animali domestici e selvatici. Per loro i botti non sono festa, ma paura. Rumori improvvisi e incontrollabili provocano stress, disorientamento, fughe e talvolta conseguenze drammatiche. Anche la fauna selvatica subisce effetti meno visibili ma reali, con alterazioni dei comportamenti e degli equilibri naturali.
C’è poi lo spreco economico: in pochi minuti vengono bruciate risorse significative, che si dissolvono senza lasciare nulla se non residui. A questo si aggiunge il costo collettivo della pulizia e dell’inquinamento: strade da ripulire, rifiuti difficili da smaltire, aria e suolo contaminati. Un divertimento privato che genera un impatto pubblico.
Eppure, una strada diversa esiste già. In diversi Paesi e anche in alcune città italiane, i fuochi d’artificio sono stati sostituiti da spettacoli di droni luminosi. Coreografie nel cielo, silenziose, spettacolari, sicure, ripetibili e sostenibili. Non negano la festa, ma la trasformano. Rappresentano probabilmente il passaggio naturale verso il futuro: mantenere la magia del momento, eliminandone i rischi e i costi nascosti.
Forse non si tratta di rinunciare a una tradizione, ma di farla evolvere. Crescere, come società, significa anche questo: trovare nuovi modi di celebrare che tengano insieme divertimento, rispetto e responsabilità».

Redazione