Opinioni - 26 dicembre 2025, 14:56

Per loro non esistono feste: gli eroi silenziosi che non si fermano mai e mettono al primo posto la vita degli altri

Quando il dovere, la professionalità e il senso umano valgono più di Natale, Santo Stefano o Capodanno: ecco i lavori dati per scontati ma fondamentali di chi affronta incidenti, incendi, urgenze sanitarie e situazioni difficili

Mentre le case si riempivano e si riempiono di luci, tavole imbandite e famiglie riunite, c’è chi le feste, Natale, Santo Stefano e Capodanno, le trascorre lontano dagli affetti, pronto a rispondere a una chiamata, a un’emergenza, a un bisogno improvviso. Sono uomini e donne che hanno lavorato ieri, lavorano oggi e lo faranno anche il 31 dicembre e il 1° gennaio, spesso nell’ombra, ma senza i quali la nostra sicurezza e il nostro benessere non sarebbero garantiti.

Parliamo delle forze di polizia, dei vigili del fuoco, dei medici e degli infermieri, dei volontari del soccorso senza avere la pretesa di essere esaustivi, che presidiano le strade, gli ospedali e le centrali operative. Professionisti che, anche a Natale e Santo Stefano, affrontano incidenti, incendi, urgenze sanitarie e situazioni difficili, mettendo al primo posto la vita degli altri.

Ma le feste in servizio non riguardano solo le grandi emergenze. Ecco allora tutti coloro che intervengono quando un problema domestico diventa improvvisamente urgente: elettricisti, idraulici, tecnici e operai che rispondono alle chiamate anche nei giorni festivi. È grazie a loro se una casa torna ad avere luce, se una perdita d’acqua viene fermata, se uno scarico ostruito viene liberato evitando disagi peggiori proprio nel giorno di festa.

Sono lavori spesso dati per scontati, ma fondamentali. Dietro ogni intervento c’è una persona che ha rinunciato a un pranzo in famiglia, a un brindisi, a un momento di riposo, per garantire normalità e sicurezza agli altri.

Le feste sono anche questo: solidarietà concreta, responsabilità, senso del dovere. A tutti coloro che lavorano mentre gli altri festeggiano va un grazie sincero, che non dovrebbe limitarsi a un solo giorno all’anno. Perché il loro impegno silenzioso è uno dei regali più preziosi che riceviamo.

Diego David