Storie - 24 dicembre 2025, 12:30

FOTO. A Madonna Regina il Natale è una favola di luce: a casa di Renato Gallo trentamila lampadine e un villaggio alpino da sogno

In via Don Luigi Guanella si rinnova la tradizione: un lavoro certosino di 20 ore per allestire un plastico di otto metri quadri dove tutto si muove. All'esterno la "Casa degli Orsetti" e un tripudio di led dorati che scaldano il quartiere

C’è una luce diversa che scalda le sere di dicembre nel quartiere di Madonna Regina. In via Don Luigi Guanella, il Natale non è una semplice ricorrenza, ma un rito che si rinnova con una dedizione quasi ingegneristica. Anche in questo 2025, la casa di Renato Gallo è tornata a brillare, trasformandosi in un punto di riferimento per il vicinato e per chiunque cerchi quel senso di meraviglia che solo le festività sanno regalare.

L’atmosfera magica avvolge il visitatore già dalla strada. L’allestimento esterno è un’opera monumentale: una cascata di trentamila luci avvolge la recinzione, si arrampica sugli alberi del giardino e disegna i contorni dell'abitazione con una precisione geometrica. A dare il benvenuto, proprio davanti a casa, spicca la "Casa degli Orsetti", una deliziosa scenografia che anticipa la cura per i dettagli che si ritrova all'interno.

«Ho scelto volutamente una tonalità calda, dorata, evitando il bianco freddo che spesso risulta asettico – racconta Renato Gallo, con la soddisfazione di chi da anni dedica infinite ore a questo progetto –. Le luci devono avere quel calore avvolgente, capace di evocare la vera essenza della tradizione e di far sentire a casa chi le osserva».

Ma è varcando la soglia che si svela il vero capolavoro di pazienza e creatività. In salotto prende vita un villaggio inverale di circa otto metri quadrati, un plastico che riproduce la vita in montagna durante le festività con una ricchezza di particolari impressionante. È una passione nata una decina di anni fa, partita in piccolo e cresciuta stagione dopo stagione, espandendosi fino a occupare gran parte dello spazio disponibile.

«Ho iniziato dieci anni fa con un allestimento più contenuto – spiega il padrone di casa – ma ogni anno aggiungo qualcosa, il villaggio si allarga e diventa più complesso. Per assemblarlo tutto, curando ogni singolo collegamento elettrico e meccanico, impiego tra le 18 e le 20 ore di lavoro effettivo. È una fatica che svanisce appena accendo l'interruttore generale».

Il risultato è un paesaggio alpino ipnotico. Tra baite illuminate, piste di pattinaggio con personaggi in movimento, giostre colorate e scenette di vita quotidiana sulla neve, l'occhio non sa dove posarsi. Eppure, la vera attrazione, quella che lascia increduli per la complessità tecnica, è la seggiovia. Non un semplice modellino statico, ma un impianto perfettamente funzionante che domina la scena.

«È forse la parte di cui vado più fiero – confida Gallo –. Quest'anno ho voluto modificare il meccanismo originale, allungando il cavo e creando delle giunture su misura per coprire una distanza maggiore. È un sistema che attraversa l'intera vallata, dando un senso di profondità e di realismo a tutto lo scenario».

Dietro questa magia effimera, che dura il tempo delle feste, c'è una logistica imponente. Mezza cantina di casa Gallo è dedicata, per il resto dell'anno, alla conservazione di questo tesoro: scatoloni su scatoloni etichettati con cura, che proteggono le centinaia di personaggi, le casette in miniatura e le strutture meccaniche, in attesa di tornare a vivere il dicembre successivo.

Ovviamente il plastico lascia a bocca aperta tutti i bambini che vengono a visitarlo, a partire dai nipoti del padrone di casa ma non solo, visto che è oggetto di "pellegrinaggio" anche di altri bimbi che vogliono rimanere estasiati dalla sua magia. 

In via Guanella, grazie alla passione di Renato Gallo, si respira un’aria d’altri tempi. Tra le trentamila luci esterne e il movimento incessante della piccola funivia in salotto, il Natale a Madonna Regina ha trovato, anche quest'anno, la sua casa ideale.

Giovanni Ferrario