(Adnkronos) - Tutti i ministri, tutti i leader del centrodestra, e pure quelli dell'opposizione - tranne, com'è noto, Elly Schlein -, personaggi dello spettacolo, dello sport, della televisione, persino del mondo della chiesa animeranno Atreju. Dal 6 al 14 dicembre, nella cornice di Castel Sant'Angelo - a Roma of course -, Fratelli d'Italia organizza la tradizionale festa della destra italiana, "di parte, ma non di partito", come precisa Giovanni Donzelli. Il titolo di questa edizione 2025, la 19esima per la precisione? "Sei diventata forte - L'Italia a testa alta", che altro non è se il simbolo della "solidità e autorevolezza acquisita dall'Italia con il lavoro portato avanti dal governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni", spiega Lucio Malan.
Davanti all'albero di Natale che svetta poco sotto il mausoleo di Adriano, nel villaggio, sempre di Natale, con l'ormai iconica pista da pattinaggio - gratis, se non per chi non ha i pattini e deve noleggiarli, ma a prezzi calmierati -, ci si prepara a una vera e propria maratona oratoria, in cui tutti, ma proprio tutti, sono stati invitati. Dopo tutto, dice ancora il responsabile organizzazione del partito della presidente del Consiglio, "è l'edizione più lunga di sempre".
E quindi: dal taglio del nastro di sabato 6 alle 15, in cui si inaugurerà proprio la pista di pattinaggio con l'esibizione dei bambini della scuola Palaghiaccio Mezzaluna, alle conclusioni di domenica 14, affidate a Meloni, che verrà anticipata dagli altri leader della coalizione di centrodestra, Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa, e il presidente di Gioventù nazionale, Fabio Roscani, c'è spazio per tutto. Anche e soprattutto per Abu Mazen, il presidente dell'Autorità nazionale della Palestina, sicuramente il vero ospite d'onore della kermesse targata Fdi, che interverrà venerdì 12. La questione mediorientale, poi, verrà affrontata anche da Rom Braslavski, israeliano rapito il 7 ottobre e rimasto prigioniero di Hamas per 738 giorni, che verrà intervistato da Maurizio Molinari domenica 7 dicembre.
Ma andiamo con ordine. Il menù, servito dai Fratelli d'Italia, si farà ricco già da lunedì 8, nel giorno dell'Immacolata. Alle 18, nel panel dal titolo emblematico 'Trentadue anni dopo', si sfideranno nuovamente a colpi di parole Gianfranco Fini e Francesco Rutelli. Per vedere i primi ministri, invece, toccherà aspettare il giorno dopo: martedì 9, alle 19, Alessandro Giuli ed Eugenia Roccella saranno i fiori all'occhiello nel dibattito su 'Pasolini e Mishima: poeti fuori dagli schemi'. Mercoledì tra pop e opposizioni, interverranno da Atreju Carlo Conti, Ezio Greggio e Mara Venier, e subito dopo Gaetano Manfredi, esempio riuscito di coalizione progressista che vince, ma soprattutto sindaco di Napoli e presidente dell'Anci.
Da giovedì, poi, si entrerà nel vivo della manifestazione. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, accompagnato da Antonio Di Pietro e Gaia Tortora, tra gli altri, parlerà della riforma sulla separazione delle carriere in magistratura, mentre Anna Maria Bernini, titolare del dicastero dell'Università e della Ricerca, sarà ospite del panel su 'Alleanze per il sapere: politica e accademia in dialogo'. Il sottosegretario Alfredo Mantovano parlerà di droghe, il ministro per il Pnrr, Tommaso Foti, assieme a Luigi Sbarra, Roberto Fico, neoeletto presidente della Campania, e Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo, dibatteranno di sviluppo. E non è finita. Perché alle 17 il commissario e vicepresidente europeo, Raffaele Fitto, verrà intervistato da Roberto Inciocchi, alle 18 Arianna Meloni interverrà nel panel su deepfake e odio social assieme a Francesca Barra e Raoul Bova, e alle 19 con la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ci saranno i leader dei sindacati Pierpaolo Bombardieri, Francesco Paolo Capone e Daniela Fumarola, tutti in pratica tranne Maurizio Landini.
Venerdì, oltre ad Abu Mazen, da segnalare il panel 'Dalla Via della seta alla Via del cotone: un’opportunità storica per l’Italia', in cui interverranno il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, quello del Copasir, Lorenzo Guerini, ma soprattutto Luigi Di Maio (in collegamento); il panel sulla mafia con la presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, e lo spin doctor di Meloni, Tommaso Longobardi; l'intervista del ministro Guido Crosetto con Marco Travaglio, il panel con il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e il sottosegretario, Giovanbattista Fazzolari, e dulcis in fundo: Giuseppe Cruciani e David Parenzo.
La giornata delle opposizioni sarà sabato. Si apriranno le danze con Riccardo Magi e si concluderà il tutto con Angelo Bonelli. Il segretario di +Europa dibatterà di baby gang e maranza, il leader di Italia viva, Matteo Renzi, siederà al tavolo con Maria Elisabetta Alberti Casellati, ministra per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione e Fabio Rampelli per parlare di riforme. Carlo Calenda, numero uno di Azione, parlerà di Ucraina assieme a Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, il co-portavoce di Europa verde sarà al tavolo con il ministro Adolfo Urso, e Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, si farà un tete a tete con Paolo Del Debbio.
Non solo: perché il giorno prima della chiusura Fratelli d'Italia cala l'asso. I ministri di vari Paesi europei dialogheranno di trafficanti di uomini con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Orazio Schillacci sarà al centro di un panel con i presidenti di regione Francesco Acquaroli, Antonio Decaro, Massimiliano Fedriga, Roberto Occhiuto e Francesco Rocca; Gilberto Pichetto Fratin parlerà di energia, la ministra della Disabilità, Alessandra Locatelli, siederà allo stesso tavolo di Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, per dibattere di 'Rivoluzione e sussidiarietà per il welfare'; il ministro dello Sport, Andrea Abodi, sarà ospite di un panel con Gianluigi Buffon e Carlotta Gilli, nuotatrice olimpica, e infine ci sarà il ministro Francesco Lollobrigida. Nel mezzo, poi, Ignazio La Russa verrà intervistato da Enrico Mentana e verranno premiati con il premio Atreju i due allenatori delle nazionali, maschile e femminile, di pallavolo, entrambi campioni del mondo: Ferdinando De Giorgi e Julio Velasco.