Il Photo Grant di Deloitte è il concorso fotografico più importante d’Italia, con risvolti significativi anche a livello internazionale. Promosso da Deloitte Italia, con il patrocinio di Fondazione Deloitte è giunto alla terza edizione con la collaborazione di Triennale Milano e la direzione artistica di Denis Curti con il team BlackCamera.
L’edizione 2025 di Photo Grant di Deloitte
Dopo aver indagato, negli anni precedenti, sui concetti di Connections e Possibilities, nel 2025 il premio si è incentrato sulla produzione fotografica volta ad analizzare uguaglianze e disuguaglianze, mettendo al centro le contraddizioni della società moderna con l’obiettivo di dare spazio a chi è dimenticato o inascoltato.
Carlos Idun-Tawiah – Hero, father, friend
Il vincitore della categoria “Segnalazioni”, fotografo e regista ghanese, si è dedicato ad un diario intimo che ha ripercorso il rapporto con il padre, deceduto, attraverso un esercizio della memoria di cui la fotografia diventa testimone. Un vuoto che ha cercato di colmare con scatti che gli ricordassero l’infanzia e le varie fasi della vita, mettendo in risalto il ruolo della paternità non solo biologica ma anche affettiva. Nel lavoro di Idun-Tawiah il tempo si ferma in flashback di rara intensità tra emotività e ricostruzione mentale di un legame che va oltre la morte. “Dopo aver perso mio padre a diciott’anni – ricorda il fotografo ghanese- mi sono rimasti pochissimi scatti che ci ritraggono insieme. Ciò che resta sono ricordi lontani e ritratti formali in studio, immagini che sembrano scollegate dalla nostra relazione quotidiana. All’epoca la fotografia non era così accessibile, e l’archivio che avrei voluto semplicemente non esiste. ‘Hero, Father, Friend’ nasce come risposta a questa assenza. Ricostruisce i momenti emotivi e visivi che ho desiderato, colmando le lacune con scene sia reali che immaginate”.
Fabiola Ferrero – Reinas
Per Fabiola, fotografa venezuelana vincitrice del premio 2024 nella categoria “Open Call”, il lavoro di ricerca si è concentrato sugli aspetti identitari del Venezuela che si riassumono nella produzione del petrolio e la bellezza delle donne. Il sostanziale declino del suo Paese, generato dalla crisi petrolifera e dalla perdita degli ideali, rappresenta un atto di accusa ed una puntuale documentazione della nuova realtà. Un approfondimento che si è poi incentrato sulla bellezza femminile, sullo stereotipo alimentato dai tanti concorsi dedicati che hanno proliferato soprattutto nella seconda metà del Novecento con il prosperare dell’economia venezuelana. “So quanto i concorsi possano essere dannosi per le donne venezuelane – spiega Fabiola Ferrero - perché impongono standard di bellezza eteronormativi, eppure molte partecipanti mi raccontano di sentirsi più libere proprio nel personaggio che si sono create. .Per le donne venezuelane che vivono in mezzo al caos politico ed economico, i concorsi di bellezza rappresentano una piattaforma di progresso personale e una possibile via per uscire dalla povertà. La maggior parte delle studentesse che ho incontrato nelle escuelas de reinas (“scuole per regine”) proviene da famiglie a basso reddito, nonostante i costi elevati della preparazione. Vincere titoli minori può aprire la strada a competizioni più grandi e, con esse, a uno status pubblico”. Il progetto Reinas diventa quindi un racconto della prospettiva femminile nella storia del Paese sudamericano.
In mostra anche Atefe Moeini
Sarà presentata anche un’anteprima del progetto Go Live di Atefe Moeini (1998), l’artista iraniana vincitrice dell’edizione 2025, categoria “Open Call”, testimone diretta della repressione della polizia politica (nel 2018 fu arrestata per aver indossato jeans strappati, un foulard rosso ed un cappotto lungo). Il progetto è un focus drammatico e reale della vita delle donne iraniane, sorvegliate, giudicate e punite ma anche una ribellione silenziosa e costante che con orgoglio viene alimentata costantemente.
PHOTO GRANT DI DELOITTE 2025
CARLOS IDUN-TAWIAH “HERO, FATHER, FRIEND”
FABIOLA FERRERO “REINAS”
Triennale Milano - 27 novembre 2025 - 25 gennaio 2026
Orari - Martedì – domenica: 10.30 – 20.00 - Lunedì Chiuso - Ingresso Gratuito