Scuola - 28 novembre 2025, 07:34

A causare la chiusura del “Facchinetti” una perdita d’acqua

«Non si è riusciti a capire se l’acqua arriva dagli scarichi dei bagni o dal riscaldamento, e per risolvere il problema sarà necessario rompere i muri e chiudere l’intero impianto» spiega il vice preside Ludovica Santoro. Intanto mercoledì ecco cos'è uscito dagli scarichi intasati

Venerdì mattina le porte del “Facchinettidi Castellanza rimarranno chiuse (Leggi QUI), per permettere alla Provincia di mettere in atto gli interventi necessari per arginare una perdita d’acqua nell’ala destra dell’edificio.

Ma questo non è l’unico intervento che i tecnici hanno volto all’interno dello stabile nelle ultime ore; già negli ultimi giorni, infatti, il mal funzionamento dei bagni della parte della scuola che ospita le classi del “Facchinetti” e del “Verri” aveva causato una protesta da parte di alcuni studenti.

A spiegare quanto è successo, e quali siano le cause cha hanno portato all’annuncio della chiusura arrivato nel tardo pomeriggio di giovedì 27 novembre, è il vice preside Ludovico Santoro: «Martedì solo uno dei bagni della parte destra del fabbricato era utilizzabile – sottolinea Santoro – e questo ha causato una certa agitazione tra gli studenti, soprattutto del “Verri”.
Da parte nostra, però, avevamo già contattato i tecnici della Provincia e fissato un sopralluogo per risolvere il problema; sopralluogo che si è svolto nella mattinata di mercoledì 26, a cui è seguito un intervento immediato, che ha permesso di sbloccare gli scarichi e di riprendere già lo stesso giorno le lezioni serali».

Un problema, quello degli scarichi intasati, che non è stato causato solo dall’età, certamente importante, degli impianti dell’edificio; dalle tubature, infatti, sono usciti mozziconi e pacchetti vuoti di sigarette, bottigliette di plastica, resti di prodotti per l’igiene femminile e molto altro ancora, che nel corso delle settimane si sono accumulati sino a rendere impossibile il normale flusso dell’acqua.

«Nella mattinata di oggi – prosegue Santoro – i bagni erano tutti utilizzabili e le lezioni sono riprese senza intoppi; qualche ora dopo, però, da un muro dell’ultimo piano della parte destra della scuola ha incominciato a trasudare acqua, rendendo necessario contattare nuovamente i tecnici della Provincia, che sono, ancora una volta, intervenuti prontamente».

Data la struttura dell’edificio, infatti, la perdita rappresenta una serie preoccupazione anche per la sicurezza degli alunni e del personale docente, perché l’acqua potrebbe diffondersi non solo sul piano interessato, ma anche cadere a cascata su quelli inferiori.

«Il personale specializzato ha ispezionato la perdita nel pomeriggio di oggi – spiega il vice preside – ma non si è riusciti a capire se l’acqua arriva dagli scarichi dei bagni o dall’impianto di riscaldamento, e per risolvere il problema sarà necessario rompere i muri per individuare l’esatta causa e chiudere l’acqua per riparare il danno.
Per questo abbiamo dovuto chiudere la scuola da domani, venerdì 28 novembre fino, presumibilmente, al giorno 5 dicembre, o comunque, fino a nuova comunicazione; la nostra speranza è che sia possibile risolvere il tutto in un periodo più breve, per riprendere le lezioni al più presto».

L’attività didattica, infatti, sarà sospesa sino a quando gli studenti non potranno tornare in aula: «Con la fine dell’emergenza sanitaria – conclude Santoro – ai dirigenti è stata tolta la possibilità di ricorrere alla DAD, che può essere utilizzata solo se permessa dagli enti superiori.
Se domani dovesse arrivare una comunicazione che ci desse il via libera, però, in un’ora saremmo pronti a iniziare le lezioni a distanza».

Loretta Girola