Sarà Daniele Crasti, attore e monologhista nato a Novara nel 1983 ma residente a Busto Arsizio, la voce narrante dello spettacolo teatrale “Onironautica 3”, parte integrante dell’omonimo progetto multidisciplinare ideato da Nello Taietti e in programma alla Fondazione Luciana Matalon di Milano fino al 29 novembre 2025.
Curato da Vera Agosti e realizzato con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano, “Onironautica 3” rappresenta un viaggio visionario in cui fotografia, teatro e rappresentazione plastica si fondono e che trova la sua sublimazione proprio pièce teatrale che andrà in scena sabato 22 novembre in doppia rappresentazione (ore 16 e ore 18).
Daniele Crasti si è diplomato nel 2009 all’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Interprete di numerosi spettacoli e monologhi in vari teatri italiani, nel corso della sua formazione si è specializzato anche come doppiatore e speaker pubblicitario, ed oggi, accanto all’attività attorale, affianca quella di pedagogo teatrale, con particolare attenzione all’avvicinamento teatrale per bambini e adolescenti.
Scelto ancora una volta come voce narrante “fuori campo” dello spettacolo “Onironautica 3”, Daniele Crasti con la sua voce intensa conduce il pubblico in un percorso interiore, diventando guida e coscienza del racconto. La sua narrazione scandisce il tempo dell’opera e ne amplifica il valore simbolico, trasformando il testo in esperienza emotiva e riflessiva.
In questo universo visivo e sonoro, tra le opere dell’artista e calligrafa giapponese Sisyu, la voce di Crasti emerge come elemento di coesione. Le sue parole attraversano il testo accompagnata da un tessuto musicale che unisce Paul Beaudoin (Music for Butoh), Richard Wagner (Tristan und Isolde), Ciprian Costin e Ivan Torrent (Zeus), Ryuichi Sakamoto (Minamata) e Giacomo Puccini (E lucevan le stelle), mentre sul palcoscenico si muovono gli artisti Natsu Funabashi, Luan Machado, Guido Daniele e Valeria Chen.
La pièce teatrale, sviluppata in tre giornate simboliche, unisce teatro, danza butoh e musica in un percorso esistenziale e spirituale che affronta la crisi dell’essere umano contemporaneo, la ricerca di senso e la speranza nel risveglio, in un dialogo continuo tra visibile e invisibile. In questo spazio sospeso tra realtà e immaginazione, la voce narrante di Daniele Crasti si fa racconto mitico, il respiro stesso del sogno, la vibrazione che unisce parola, immagine e spirito.