Ancora ladri in azione al "Mani in Pasta" di viale Borri a Varese: è la quarta volta in due anni. E' successo nella prima serata di lunedì scorso, quando un uomo è riuscito a introdursi all'interno della panetteria-pastificio forzando una finestrella sopra una vetrina laterale del negozio.
Per farlo l'intruso, che ha agito a volto scoperto, ha dimostrato doti acrobatiche non indifferenti: dopo aver preso un bidone della raccolta differenziata da usare come rialzo è riuscito a forzare la serratura e, arrampicandosi, a passare attraverso lo stretto spazio della finestrella. Il tutto non a notte fonda, ma poco dopo le 20, complice il buio di queste giornate di autunno.
Una volta all'interno l'uomo è andato a colpo sicuro, rimanendo all'interno per solo un minuto: ha portato via il fondo cassa, alcune monete custodite in un contenitore e uno smartphone di servizio in uso al personale del negozio. Un bottino da circa 500 euro. Poi si è allontanato, facendo perdere le proprie tracce prima dell'arrivo del proprietario, allertato dal sistema di allarme, e delle forze dell'ordine, subito avvisate.
Tutta la scena è stata ripresa dalle telecamere di cui l'esercizio commerciale è dotato: «Ha agito con una calma disarmante e a volto scoperto - spiegano i titolari del "Mani in Pasta" con un sentimento tra amarezza e disillusione - E' arrivato in bicicletta, ha studiato per un po' la scena. Poi ha tentato di forzare l'ingresso con un arnese da scasso. Non riuscendoci ha girato intorno al negozio ed è passato dalla finestrella sopra la vetrina. Il tutto con una tranquillità che lascia senza parole».
Quella di lunedì non è la prima visita sgradita per i titolari del pastificio di viale Borri. «E' la quarta volta in due anni che succede - continuano - l'ultimo episodio risale allo scorso 29 luglio, quando il ladro ha divelto un distributore fuori dal locale, scassinandolo e portandosi via i soldi all'interno. Non sappiamo più che fare». Precedentemente, nel maggio del 2024, i ladri avevano tentato di sfondare la vetrina, dopo aver colpito già il mese precedente.
Il sospetto dei titolari del negozio è che dietro i continui furti ci sia la stessa mano, come sembrerebbe confermare la fisionomia dell'intruso nelle immagini tratte dalla videosorveglianza. Un'ipotesi plausibile. Sull'accaduto stanno svolgendo le indagini del caso gli agenti della polizia di Stato della Questura di Varese, dove gli esercenti del "Mani in Pasta" si sono recati nelle ore successive per sporgere denuncia.