Il Consiglio regionale della Lombardia ha premiato questa mattina gli atleti paralimpici Simone Barlaam e Alberto Amodeo, reduci dai trionfali Mondiali di nuoto di Singapore, dove hanno vinto complessivamente cinque ori e due argenti.
Originari rispettivamente di Cassinetta di Lugagnano e Abbiategrasso, nel Milanese, sono entrambi portacolori della Polha Varese, società autentica fucina di medaglie paralimpiche. Entrambi erano già stati insigniti del Collare d'oro al merito sportivo paralimpico (leggi qui) e Baarlam aveva ricevuto anche l'Ambrogino d'oro e la Rosa Camuna di Regione Lombardia (leggi qui).
«Hanno dimostrato che dietro ogni vittoria ci sono sacrificio, dedizione, talento e una volontà ferrea di superare i propri limiti – ha detto il presidente dell’assise Federico Romani –. La loro storia è un messaggio straordinario di dedizione ai valori veri della vita, ma anche di speranza: insegnano a tutti noi, in particolare ai giovani, che il vero successo non è solo la conquista della medaglia, ma la realizzazione di un percorso fatto di disciplina, lavoro e capacità di rialzarsi davanti alle difficoltà. Lo sport fa superare le differenze perché non è solo competizione ma è anche spirito di squadra, coesione e unità d’intenti, bellezza dello stare insieme, capacità di gioire dei successi dell’altro oltre che dei propri».
Romani ha evidenziato come il successo azzurro a Singapore, culminato con 46 podi, sia «il risultato di un movimento sportivo che cresce, investe sui talenti e valorizza lo sport come strumento di inclusione e coesione sociale».
Il grazie dell’assise è stato esteso alle famiglie degli atleti, agli allenatori e alle società sportive che li sostengono giorno dopo giorno, in questo caso, appunto, la Polha Varese presieduta da Daniela Colonna Preti.
A suggerire di premiare questi due grandi atleti, già campioni alle Paralimpiadi, sono stati in particolare i consiglieri Christian Garavaglia (Fratelli d’Italia) e Michela Palestra (Patto Civico), che sono intervenuti durante la cerimonia nell’aula del Pirellone prima di Riccardo Barlaam – papà di Simone, che ha inviato un videomessaggio – e Alberto Amodeo. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza di dare risalto al mondo paralimpico, ancora oggi non abbastanza conosciuto: «Quando ho avuto l’incidente non ne sapevo nulla – ha detto –. È importante parlarne perché può aiutare i ragazzi a sentirsi meno soli».
Anche questo è il senso della premiazione odierna del Consiglio. In attesa di nuovi brillanti risultati di Barlaam, Amodeo e degli altri atleti azzurri e della Polha Varese che, siamo certi, non mancheranno.