Valle Olona - 13 novembre 2025, 13:45

Olgiate Olona inaugura un appartamento simbolo di speranza

Una risposta concreta alla violenza di genere, con il supporto di Comune, Aler e realtà associative per accompagnare donne e bambini verso la piena autonomia. «Giocando in squadra e unendo l’impegno di tutti si danno risposte concrete a chi è in difficoltà» ha commentato il consigliere regionale Emanuele Monti. Stefano Cavallin (Aler): «Questo appartamento è un luogo sicuro e un punto di partenza per ritrovare fiducia e dignità». Leonardo Richiusa (vicesindaco Olgiate): «Ringraziamo chi ogni giorno sostiene queste famiglie nel loro percorso verso l’autonomia»

Sarà l’ultima tappa di un lungo e difficile percorso che aiuterà le donne vittime di violenza a tornare ad essere indipendenti e libere dal loro passato l’appartamento inaugurato oggi dall’amministrazione olgiatese, insieme alle autorità e alle realtà associative del territorio.

«Siamo qui alle Scuderie, e non dove si trova l’appartamento - ha spiegato il vicesindaco Leonardo Richiusa - perché abbiamo voluto preservare al massimo la sicurezza delle madri, e dei figli, che alloggiano nell’appartamento.
Vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare tutte le persone che sono qui oggi, il cui lavoro è stato fondamentale per rendere questo momento possibile, e che ogni giorno danno il loro massimo per sostenere queste famiglie nel loro percorso verso l’autonomia».

«La rete che si riesce a creare tra le Forze dell’Ordine, le istituzioni, le realtà del territorio e le associazioni di volontariato - ha sottolineato il sindaco Giovanni Montano - dà dei risultati importanti; quello di oggi vuole essere un momento simbolico in cui tutti noi affermiamo quello che vuole essere un cambio di passo, creato da una rete che fornisce sostegno a queste donne anche dopo il momento dell’emergenza.
È un modo per far sapere con forza a queste donne, che hanno vissuto un’esperienza terribile, che non sono sole, che esistono dei percorsi che possano aiutarle».

Il nuovo appartamento inaugurato nella mattinata di giovedì 13 novembre, dunque, va ad affiancarsi a quello già attivo all’interno dei confini olgiatesi, fornendo un luogo protetto dove le vittime di violenza, e i loro figli, potranno percorrere l’ultimo tratto di strada verso la completa autonomia.

Mentre il primo alloggio è stato acquisito dall’amministrazione tramite una donazione, quest’ultimo è stato messo a disposizione da Aler, nell’ambito del Progetto Riscatto, portato avanti dal Comune di Olgiate Olona, dal Centro Icore e dalla Cooperativa La Banda.

«Questo intervento - ha ricordato il presidente di Aler Stefano Cavallin - testimonia il nostro costante impegno nel promuovere progetti che vanno oltre l’edilizia abitativa, mettendo al centro la persona e la sua possibilità di rinascita; l’appartamento di Olgiate Olona rappresenta un luogo sicuro, ma anche un punto di partenza per ritrovare fiducia, autonomia e dignità.
Desidero ringraziare gli assessori regionali Elena Lucchini e Paolo Franco per la costante attenzione e il sostegno che dimostrano nei confronti dei progetti sociali promossi da Aler, e per la sensibilità con cui accompagnano le iniziative a tutela delle donne vittime di violenza».

Al momento dell’inaugurazione ha voluto partecipare anche il Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, Emanuele Monti: «È un piacere essere qui oggi - ha commentato - questo è un risultato concreto che, come ogni pezzettino in più, fa la differenza; è bello anche vedere come delle leggi regionali che noi abbiamo voluto fortemente, e in molti casi approvate all’unanimità perché non ci sono colori politici di fronte a queste tematiche, diventano realtà.
Abbiamo voluto fare lo sforzo di mettere insieme competenze che sembravano distanti, come quella della rete contro la violenza di genere e Aler, case per le persone più fragili, e quello che vediamo oggi ci dimostra come, lavorando in sinergia, queste realtà possono dare una risposta concreta a donne che subiscono violenza e hanno bisogno di alloggi protetti.
Momenti come questo sono la dimostrazione concreta che unendo l’impegno di tutti, giocando in squadra, si ottengono risultati e si danno risposte concrete a chi si trova in momenti di grande fragilità e difficoltà».

Loretta Girola