Gallarate - 13 novembre 2025, 22:47

Gallarate, minoranza all’attacco sulle linee programmatiche: Coppe punge Cassani «Viviamo in una città delle cicale»

Accuse di immobilismo e promesse mancate. Gnocchi (OCG) ha chiesto chiarimenti sull'indotto delle Olimpiadi per la città, Lauricella (Pd) parla di “vuoti di comando” e Coppe (Città è vita) attacca su scuole e indebitamento: «Gallarate non sa come farà a far fronte alla spesa ordinaria».

Una seduta piuttosto fiacca quella di questa sera in Consiglio comunale a Gallarate, che si è però ravvivata grazie a una raffica di critiche della minoranza e, soprattutto, al lungo e sarcastico intervento del consigliere di Cesare Coppe, che non ha risparmiato frecciate all’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Cassani.

Le comunicazioni e la viabilità

In apertura, il consigliere Giovanni Pignataro ha riferito sulle licenze per gli esercizi commerciali e sulla viabilità in via Venegoni e via Ferruccio, assicurando che «verranno garantite opere di miglioramento per la viabilità e l’accessibilità al sito». Il parcheggio adiacente, attualmente utilizzato dai pendolari, resta di proprietà comunale. Pignataro ha poi annunciato la chiusura del casello autostradale di Gallarate prevista per dicembre 2025, con lavori della durata di circa dieci mesi: una prospettiva che, ha ammesso, rischia di «generare forti disagi sulla Varesina e sull’asse di Cassano Magnago».

Le domande su Olimpiadi e commercio

Nel question time, Massimo Gnocchi di Obiettivo Comune Gallarate ha chiesto chiarimenti sull’indotto per la città legato alle Olimpiadi invernali 2026.
Il sindaco Cassani ha replicato che «da una decina di mesi siamo in contatto con la Fondazione Milano-Cortina per il passaggio della fiamma olimpica a Gallarate». Ha inoltre anticipato che nei prossimi mesi «saranno promosse iniziative collaterali, tra cui una mostra al MAGA, una nuova edizione del Premio Città di Gallarate e l’esposizione in corso delle locandine olimpiche».

Lauricella e Bonetti: promesse e barriere

Dal fronte Partito Democratico, Carmelo Lauricella ha criticato l’assenza di risultati concreti, sottolineando come «questa sera ci concentriamo sulle promesse mancate più che sulle minacce realizzate». Ha poi puntato il dito sulla mancanza di un comandante della Polizia Locale, definendo la situazione «un segno di disorganizzazione che si trascina da troppo tempo». Sulla stessa linea Gianpaolo Bonetti, che ha denunciato la presenza di barriere architettoniche all’uscita Sciarè della stazione ferroviaria e il mancato avvio della piattaforma digitale per i commercianti, annunciata per aprile 2024 ma tuttora inattiva.

Coppe scuote l’aula

L’intervento più acceso è stato quello di Cesare Coppe, che ha aperto con un’ironia tagliente: «Un’amministrazione illuminata, un esempio di buon governo che rende la città un idillio. Una città in cui l’agente di quartiere sorveglia sulla sicurezza e gli uffici comunali aiutano le vecchine ad accedere allo Spid».
Da qui, la stoccata: «Peccato che viviamo in una città delle cicale». Coppe ha poi elencato una serie di criticità: Polizia Locale sotto organico e senza comandante, il cantiere delle scuole primarie di Cajello rimasto «un buco nero nel progetto Grow29», il fundraising delle partecipate che «potrebbe portare a un indebitamento folle, fino a 2,65 milioni di euro l’anno tra mutui e interessi».
Non sono mancate le accuse alla Regione Lombardia per la mancata condivisione del piano di riutilizzo dell’ex deposito dell’Aeronautica militare, e una critica ai tagli alla Fondazione Scuole Materne, «che penalizzano le famiglie». Sul tema del nuovo ospedale della Malpensa, Coppe ha parlato di «speculazione» e di «mancanza di una chiara strategia sui servizi sanitari territoriali», evidenziando che l’area dell’ex Sant’Antonio Abate resta «avvolta nell’incertezza».

Ferrari e l’urbanistica

Il dibattito della minoranza termina con l’intervento del consigliere Davide Ferrari sull’urbanistica, che ha chiesto «maggiore coerenza tra le opere pubbliche e la visione futura della città».

Cassani spazientito dalle polemiche

Il primo cittadino, senza mai rivolgere lo sguardo alla minoranza ma parlando ai “suoi”, ironizza sulle accuse e fa l’elenco dei suoi successi: «Dopo questa serata possiamo dire che dopo quest’amministrazione governerà la sinistra a Gallarate. Ma tanto vanno avanti con la loro campagna di disinformazione». Elenca le opere realizzate e quelle da realizzare: la costruzione di due scuole, i lavori del campo di atletica, i nuovi sottopassi, la nuova viabilità su viale Milano, la riqualificazione di palazzo Minoletti e l’efficientamento energetico della biblioteca Luigi Magno, i nuovi progetti di piscina e palazzetto dello sport, l’implemento della iniziative per la sicurezza cittadina. Cassani come stoccata finale chiude con un augurio: «In bocca al lupo su chiunque di voi sarà sindaco ma credo che abbiate preso un grosso abbaglio».

Alice Mometti