L’amministrazione comunale di Castellanza ha deciso di aderire alla Fondazione Varese Welcome, realtà promossa dalla Camera di Commercio di Varese con l’obiettivo di favorire lo sviluppo turistico della provincia e di valorizzarne l’immagine, sia a livello nazionale che internazionale, in sinergia con gli enti pubblici del territorio.
Ad annunciarlo è stata la prima cittadina Cristina Borroni durante il consiglio comunale di ieri, martedì 28 ottobre: «È vero che Castellanza non è una città turistica nel senso tradizionale del termine - ha spiegato Borroni - ma lo sviluppo del territorio, anche in chiave turistica e di valorizzazione, rientra pienamente nelle linee programmatiche del nostro mandato. Del resto, la nostra città possiede risorse che meritano di essere valorizzate: la pista ciclabile Move on, il Museo Pagani, Villa Pomini. Tutte realtà che possono attrarre forme di turismo lento o culturale».
In quest’ottica, l’adesione alla Fondazione Varese Welcome assume un valore strategico: attraverso i suoi progetti e il suo supporto, la Fondazione può aiutare l’amministrazione a promuovere il territorio e a svilupparne le potenzialità.
Pur non trovandosi nei pressi dei laghi o delle bellezze naturali più note della provincia, Castellanza ospita numerose realtà di rilievo: due università, due cliniche, molte aziende, il palazzetto dello sport e diversi punti di interesse culturale. Tutto ciò contribuisce a generare, in un anno, 4.923 arrivi, con una permanenza media di 3,26 giorni per persona.
«L’adesione alla Fondazione - ha proseguito la consigliera delegata Anna Castiglioni - ci consente di dare maggiore visibilità alle realtà del territorio e di attrarre fondi per progetti specifici, oltre a interessi e risorse capaci di sostenere la crescita del commercio e dell’intera comunità.
Il nostro “turismo” è certamente legato alle esigenze e agli interessi dell’utenza, ma questo non significa che non possa rappresentare comunque un’opportunità di sviluppo e di crescita».
La decisione dell’amministrazione di entrare a far parte della realtà promossa dalla Camera di Commercio di Varese si inserisce, inoltre, in una visione più ampia: «Per poter crescere e migliorare - ha concluso la prima cittadina - la nostra città deve aprirsi e partecipare a luoghi di confronto e di pensiero che vadano oltre i confini locali. Come comune, è necessario superare le dinamiche di chiusura, sia nella fornitura dei servizi sia nella costruzione di una visione condivisa. L’adesione alla Fondazione ci permette proprio questo: creare rete all’interno della provincia, favorendo al tempo stesso la cultura, il commercio e la collaborazione tra le realtà del territorio».