Politica - 16 ottobre 2025, 20:05

Futuro dell’ospedale di Busto, nuovo step in commissione. Il Pd: «Il Comune non sia attendista»

Approvata, in attesa del via libera del Consiglio comunale, la delibera volta a promuovere il documento per valorizzare e rigenerare l’area dell’attuale nosocomio. Un «atto dovuto per far partire l’iter», ha spiegato il vicesindaco Folegani. Ma il Pd ha incalzato: «Quali sono le idee dell’amministrazione sull’utilizzo di questa importante zona?»

Dopo il passaggio in giunta (leggi qui) e in attesa del via libera del Consiglio comunale, questa sera le commissioni Urbanistica e Sanità riunite in seduta congiunta hanno approvato la “promozione dell’Accordo di programma finalizzato alla valorizzazione e rigenerazione urbana dell’area dell’attuale ospedale” di Busto Arsizio, che verrà “superato” dal nuovo nosocomio. 
Una «delibera prettamente procedurale», un «atto dovuto per far partire l’iter», come ha spiegato il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Luca Folegani. Ma da parte dell’opposizione, e nello specifico del Partito Democratico, è arrivato l’invito affinché il Comune possa dare qualche indicazione, suonare «qualche campanello» evitando «un semplice attendismo».

Come ricordato da Folegani e dal presidente della commissione Urbanistica Roberto Ghidotti, sono cinque gli enti coinvolti: il Comune, ovviamente, e poi Regione, Provincia, Ats Insubria, Asst Valle Olona (con la consulenza di Arexpo).
Come previsto dalla legge regionale, ci saranno due anni per definire l’Accordo, a partire dal momento in cui tutti gli attori avranno formalizzato la loro adesione.
«Dopo l’approvazione – ha proseguito Folegani – la delibera verrà trasmessa agli altri enti e poi inizierà la concertazione tra le istituzioni e la redazione della bozza, quindi la Vas e la sottoscrizione dell’Accordo».

Il Pd, ancora una volta, ha chiesto all’amministrazione di essere protagonista del processo decisionale: «Spero che la giunta abbia già suonato dei campanelli perché qualche altro attore si possa aggiungere – ha affermato il capogruppo Maurizio Maggioni –. Aspettiamo contenuti concreti. Noi avevamo proposto che il Comune facesse un elenco di priorità e bisogni, anche in astratto se non si conoscono già tutti i possibili interlocutori. Ma se partissimo da qualche indicazione di bisogno, anche informalmente, queste potrebbero essere un punto di indirizzo per individuare chi chiamare in causa. Per evitare un semplice attendismo».
«Non è escluso che si possano aprire altri canali e che si coinvolgano altri soggetti privati o pubblici», ha detto Folegani, citando a titolo puramente esemplificativo l’università dell’Insubria, «che si sta avvicinando a Busto». Riferimento al nuovo corso di laurea magistrale in Scienze delle attività motorie che ha preso il ai Molini Marzoli (leggi qui).

«Ma il Comune è tra i cinque enti coinvolti – ha incalzato la dem Cinzia Berutti –. Quali sono le idee dell’amministrazione su possibili servizi e utilizzi di questa importante area? Mi aspetto una riflessione in termini pratici sui bisogni della città».
Folegani – in netto disaccordo con le parole della consigliera del Pd secondo cui l’area di Beata Giuliana dove sorgerà il nuovo ospedale è stata «regalata» («abbiamo colto l’opportunità di avere grande ospedale funzionale che richiamerà i migliori medici») – ha evidenziato che «l’amministrazione non può decidere da sola, diremo la nostra concertandola con gli altri soggetti. In una precedente commissione sono state prospettato delle ipotesi, stasera parliamo di aspetti procedurali. Di certo San Giuseppe non sarà più il quartiere dell’ospedale, bisognerà ragionare anche su questo».

E a tal proposito, dal Pd è arrivato l’invito a farlo coinvolgendo anche la città e tutte le forze politiche perché, come ha ricordato Paolo Pedotti, che dei dem è segretario cittadino, l’Accordo di programma arriverà con una nuova amministrazione.

Riccardo Canetta