In occasione del congresso “Prospettiva Salute”, in corso al Centro Congressi della Fiera di Bergamo, ATS Insubria ha presentato il proprio modello innovativo per la presa in carico del paziente affetto da Scompenso Cardiocircolatorio (SCC). L’evento, promosso da ATS Bergamo, AREU Lombardia e Fondazione Charta, in collaborazione con ANCI Lombardia Salute e le Federsanità di Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Veneto, con il media partner Il Sole 24 Ore, rappresenta un significativo momento di confronto tra esperti, professionisti e stakeholder del sistema sanitario.
Il progetto di ATS Insubria è stato costruito per migliorare l’accesso alle cure, ridurre i tempi di attesa e garantire una gestione clinica più efficace e personalizzata. In collaborazione con le ASST del territorio e Regione Lombardia, è stato avviato un percorso strategico che integra analisi dei dati, multidisciplinarietà e medicina di iniziativa, con l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo delle risorse e migliorare l’appropriatezza clinica. Salvatore Gioia, direttore generale di ATS Insubria spiega: “abbiamo ragionato proprio in quest’ottica. Il nuovo modello per la presa in carico del paziente con SCC ci dice che è necessario agire su più fronti, integrando competenze cliniche, organizzative e amministrative. Questo progetto dimostra come l’analisi dei dati e la collaborazione tra professionisti possano generare soluzioni concrete e trasferibili”.
Il progetto si articola su più livelli dalla riorganizzazione interna delle ASST per potenziare la presa in carico ospedaliera e territoriale, in base al livello clinico del paziente alla promozione della medicina di iniziativa, per intercettare pazienti già diagnosticati ma non inseriti in percorsi di controllo strutturati. “Ma è proprio la governance della domanda ambulatoriale, attraverso la definizione di prestazioni appropriate e la loro corretta tempistica, che consente la stratificazione delle agende per classi di priorità, distinguendo tra primo accesso e controlli, per garantire risposte tempestive” chiosa il direttore Gioia.
Lo stadio pilota è in fase di avvio nel territorio di ASST Sette Laghi, dove l’analisi retrospettiva dei flussi informativi ha permesso di verificare la presa in carico dei pazienti con diagnosi pregressa di SCC in una collaborazione tra Medici di Medicina Generale e Specialisti, il percorso è stato reso più efficiente e orientato alla continuità assistenziale. “La multidisciplinarietà e la medicina di iniziativa sono strumenti fondamentali per superare la frammentazione dei percorsi e migliorare l’aderenza terapeutica. La pianificazione condivisa tra clinici e referenti amministrativi è la chiave che abbiamo individuato per una presa in carico efficace e sostenibile” commenta Marta Papagni, direttore del PAAPSS Programmazione, Accreditamento, Acquisto e Controllo delle Prestazioni Sanitarie e Sociosanitarie di ATS Insubria.
Il progetto è pensato per essere replicabile in altri contesti regionali, contribuendo al miglioramento continuo dell’assistenza sanitaria pubblica.