Scuola - 13 ottobre 2025, 18:32

Insubria cresce a Busto: «Un polo universitario strategico da far fiorire». Al via la magistrale in Scienze Motorie, si pensa a Farmacia

Presentato il nuovo corso di laurea che porta a quattro l’offerta formativa in città. La rettrice Pierro: «Busto è un centro di riferimento, puntiamo a potenziarlo ancora». Il sindaco Antonelli: «Impegno economico importante, il mio sogno è un campus nell'ex ospedale»

Il rettore dell'Università dell'Insubria Maria Pierro e il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli

Un polo universitario che celebra 26 anni di presenza sul territorio e che non solo si consolida, ma guarda al futuro con ambizione. L’Università dell’Insubria ha presentato oggi le sue prospettive per la sede di Busto Arsizio, a partire dall’inaugurazione del nuovo corso di laurea magistrale in Scienze delle attività motorie preventive e adattate, che ha preso il via il 20 settembre nei rinnovati spazi dei Molini Marzoli. Un tassello che porta a quattro i corsi di laurea attivi in città e che si inserisce in una visione più ampia, condivisa con l'amministrazione comunale, per rendere Busto un centro di eccellenza per didattica e ricerca.

La visione della rettrice: «Far fiorire il polo di Busto»

A delineare la strategia dell’ateneo è stata la rettrice Maria Pierro, sottolineando come il potenziamento della sede bustocca sia un obiettivo centrale del suo mandato. «Sono molto felice di essere qui oggi e di vedere concretizzarsi un progetto che rappresenta uno degli obiettivi del mio mandato: potenziare il polo di Busto Arsizio, farlo fiorire ancora di più come centro didattico e scientifico di riferimento per l’Insubria», ha dichiarato.

La rettrice ha ringraziato il Comune per il sostegno, in particolare per la riqualificazione dei Molini Marzoli, definita «splendida». «Sono 26 anni, anche io sono rimasta sorpresa», ha ammesso con un sorriso, prima di ringraziare «il sindaco e quello che ha fatto il Comune di Busto Arsizio per consentire la nostra collocazione nei Molini Marzoli, per averci dato l'aiuto nel ristrutturare questo immobile». Un investimento che sta dando i suoi frutti, con un incremento di iscrizioni che va in controtendenza rispetto al dato nazionale: a Busto si contano oggi circa 150 studenti in totale, con oltre 50 nuove matricole solo quest'anno.

Ma l'orizzonte è ancora più vasto. La rettrice Pierro ha svelato un progetto ambizioso per il futuro: «Ci sono tutte le condizioni per creare un dipartimento su questa sede». L'obiettivo più concreto è l’attivazione di un corso di laurea magistrale in Farmacia, che però non potrà avvenire prima di tre anni, partendo da Como.

Il sostegno e il sogno del sindaco Antonelli

Un progetto accolto con favore dal sindaco Emanuele Antonelli, che ha ribadito il forte legame tra la città e l'ateneo. «Salutiamo l’avvio del nuovo percorso formativo con grande soddisfazione», ha affermato, ricordando come «l’impegno economico che ci ha messo finora il Comune di Busto non è indifferente e da parte nostra c’è tutto l’interesse a continuare a sostenerla». Il primo cittadino ha poi condiviso una visione per il futuro: «Al di là del nostro impegno, ritengo che gli spazi più adeguati per un ulteriore ampliamento possano essere quelli dell’attuale nosocomio. Il mio sogno sarebbe che lo spazio noi lo potremmo avere nell'ex ospedale, quando sarà trasferito. Lo sogno come un piccolo polo che potrebbe essere stabilmente universitario».

Il nuovo corso di Scienze motorie

Il professor Giampiero Merati, presidente del neonato corso di laurea, ha illustrato la specificità della nuova magistrale. «L'idea è di portare qua un corso di laurea magistrale particolare, cioè che si occupi in modo particolare di attività fisica preventiva», ha spiegato. Un percorso pensato per rispondere alle esigenze di una popolazione che invecchia, ma non solo. «L'invecchiamento non è una sconfitta della medicina, è una vittoria, vuol dire che siamo capaci a tenere in vita i nostri senescenti, però bisogna accompagnarli bene». Il corso, ha aggiunto Merati, sarà fortemente radicato nel territorio: «Vogliamo costruire collaborazioni con scuole, strutture sanitarie e centri di ricerca, in particolare con il Centro di Ricerca per l’Invecchiamento di Successo (CRIS), che sta sorgendo accanto ai nostri laboratori».

Sinergia e futuro: le voci di Colombo e Romeo

Il concetto di sinergia è stato al centro anche degli interventi dell'assessore alle Politiche educative Chiara Colombo e del direttore generale dell'Insubria Antonio Romeo. «Per me è fondamentale che Busto sia anche città universitaria e offra percorsi che permettano agli studenti di acquisire competenze di alta qualità e mantengano le eccellenze sul territorio», ha sottolineato l'assessore Colombo.

«È solo attraverso queste sinergie che si accelerano i processi», le ha fatto eco Romeo. «In un territorio che guarda con attenzione ai giovani, la scelta di attivare un ulteriore corso di laurea importante a Busto Arsizio è un segnale concreto di fiducia e di investimento in questo polo: un impegno che richiede sinergia, risorse umane, finanziarie e istituzionali».

La rettrice Pierro ha concluso ricordando le tre missioni dell'università: formazione, ricerca e la cosiddetta "terza missione", ovvero la valorizzazione della conoscenza. «Significa penetrare nel territorio e mettersi a disposizione del territorio. Quindi per noi il legame è fondamentale».

Giovanni Ferrario