Gallarate - 13 ottobre 2025, 16:35

Forza Italia Gallarate, Ceraldi e Mucci trovano l’intesa: «Serve ripartire, Longobardi faccia un passo indietro»

Dopo mesi di tensioni, il segretario cittadino apre un nuovo corso insieme all’ex sindaco. Entrambi concordano: il vicesindaco, oggi sempre più isolato, dovrebbe dimettersi

Da sinistra, Ceraldi e Mucci

Forza Italia a Gallarate sembra aver finalmente imboccato una direzione, dopo mesi di paralisi e tensioni sotterranee. A guidare la nuova fase è il segretario cittadino Calogero Ceraldi, che, a sette mesi dal congresso che lo aveva visto prevalere su Nicola Mucci, prova a rimettere in moto la macchina del partito con una segreteria rinnovata e una rinnovata apertura al dialogo proprio con il suo ex rivale.

Ceraldi non nasconde la fatica di questi mesi: «Dalla fine del congresso cercavo l’unità. Fino all’ultimo ho provato a far capire certe cose, ma la situazione non si sbloccava. A un certo punto era necessario prendere delle decisioni». Poi, con un sorriso amaro, aggiunge: «Sono in Forza Italia dal 1994, ne ho viste di cose…». Parole che condensano insieme esperienza e realismo, ma anche una precisa volontà di imprimere una svolta a un partito che, in città, ha perso slancio e coesione.

Le nuove nomine rappresentano il primo segnale concreto. Donato Lozito sarà il vice segretario con delega ai rapporti con il Terzo Settore, Luca Pallucchini si occuperà della Tesoreria e dell’Amministrazione, mentre Patrizio Strino guiderà l’area dedicata ai “Principi, Valori e Memoria Storica”. Moreno Caru’ coordinerà i rapporti con i dipartimenti e la formazione, Eugenio Guzzetti seguirà le partecipate, Leonardo Giuliani gestirà la comunicazione e i social media, e Giuseppe Bertinotti curerà i rapporti con le associazioni del territorio. La delega all’area elettorale, invece, resta al momento in sospeso, segnale che Ceraldi potrebbe volerla gestire direttamente in vista delle prossime amministrative.

Ma la vera novità politica è l’intesa, ancora fragile ma concreta, tra Ceraldi e Mucci. Dopo mesi di contrapposizione, i due sembrano aver trovato una base comune per rilanciare il partito. L’ex sindaco parla con la consueta franchezza: «Bisogna lavorare e darsi da fare. Serve un impegno attento all’interno del lavoro cittadino». Poi, con una punta d’ironia, rivendica la sua posizione: «Il tempo mi ha dato ragione. Pensavano di aver cacciato il vecchio lupo in esilio ma non sono mai andato via».

La visione dell’ex primo cittadino è pragmatica: «La struttura che oggi si sta costruendo è fondata sulle spalle di chi crede davvero nella città e nel centrodestra. Dobbiamo restare strutturali alla coalizione, perché solo così possiamo dare peso politico alle nostre idee». Tra i temi che, secondo Mucci, devono tornare centrali nel dibattito locale, spicca quello dell’ospedale di Gallarate, da anni in bilico tra chiusure, riforme e promesse mancate. Ma l’ex sindaco tocca anche il delicato nodo della sicurezza: «Abbiamo problemi concreti legati alla capacità di garantire le forze dell’ordine necessarie. La Polizia locale di Gallarate ha fatto miracoli: dovrebbe contare 50 agenti, ma ne ha soltanto 34. Non posso far altro che inchinarmi alla loro caparbietà».

A emergere, al di là delle differenze di linguaggio, è un punto di convergenza politico: la necessità di un gesto chiaro da parte di Rocco Longobardi, vicesindaco e unico rappresentante di Forza Italia in giunta. Sia Ceraldi sia Mucci concordano sul fatto che il suo ruolo sia ormai politicamente superato. «Longobardi dovrebbe pensare di dimettersi», osserva Mucci, trovando il consenso del segretario cittadino.

Un messaggio forte, che ribalta gli equilibri interni: Longobardi, che era stato il principale sostenitore della candidatura di Ceraldi, oggi si trova isolato, senza più un consenso reale tra gli iscritti e con una segreteria che non gli riconosce più l’autorità di riferimento politico. Da parte sua, il vicesindaco preferisce non rilasciare dichiarazioni.

Ora la palla passa alla segreteria provinciale, chiamata a dare una direzione chiara al partito in vista delle prossime sfide elettorali e a garantire coerenza nelle scelte strategiche. Se davvero quella di Ceraldi e Mucci sarà una collaborazione duratura, lo diranno i fatti. Ma per la prima volta dopo mesi, Forza Italia a Gallarate sembra tornata a parlare con una voce sola. Anche se, tra le righe, resta il sapore di una tregua armata.

Alice Mometti