Milano - 09 ottobre 2025, 10:03

A Palazzo Reale “Man Ray: Forme di luce”

Una grande retrospettiva a Palazzo Reale celebra Man Ray, maestro dell’avanguardia e dell’immagine, con oltre 300 opere tra fotografie, disegni e oggetti: un viaggio tra luce, ironia e sperimentazione nell’arte del Novecento

Man Ray, Lacrime (variante di inquadratura 2 occhi), Collezione privata © Man Ray 2015 Trust, by SIAE 2025

È in corso dal 24 settembre (e fino all’11 gennaio 2026) la mostra “Man Ray. Forme di luce”, l’importante retrospettiva di un protagonista di assoluto rilievo dell’arte del Novecento. 

L’esposizione, promossa da Comune di Milano – Cultura con la produzione di Palazzo Reale e Silvana Editoriale, curata da Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca, pone la luce sul linguaggio visivo di Ray, pittore, fotografo e regista, tra innovazione e ironia, tra eleganza e provocazione, divenendo un punto di riferimento per le avanguardie del XX secolo. 

La figura di Man Ray

Nato a Philadelphia nel 1890 da famiglia ebrea di origini russe, scelse lo pseudonimo Man Ray da man (uomo) e ray (raggio di luce), caratterizzando da subito il suo percorso artistico. Il contatto con le avanguardie europee (tra cui Marcel Duchamp) lo formò sin dai primi approcci con l’utilizzo della fotografia affiancata alla pittura ed al disegno. Trasferitosi nel 1921 a Parigi, viene in contatto con André Breton e conosce Alice Prin, meglio conosciuta come Kiki de Montparnasse, cantante e modella, di cui ne diviene compagno, e con la quale realizza una serie di immagini divenute iconiche. Sperimenta tecniche innovative come la rayografia, procedimento che consiste nell’esporre oggetti direttamente su carta fotosensibile senza l’uso della macchina fotografica. Successivamente, con la nuova compagna Lee Miller sviluppa la tecnica della solarizzazione (le immagini assumono attraverso un’esposizione solo parziale alla luce in fase di sviluppo, un contorno spettrale). Negli anni ’30 si dedica alla fotografia di moda collaborando con le maison più importanti pubblicando i suoi scatti su riviste internazionali. Dopo la caduta della Francia nelle mani dei nazisti torna negli Stati Uniti dove conosce Juliet Browner ballerina e modella che diventerà sua moglie. Torna poi ad inizio anni ’50 a Parigi dove continuerà a lavorare fino alla morte (1976). 

Con questa emblematica affermazione Ray racconta in una frase il suo percorso artistico: 

Dipingo ciò che non può essere fotografato e fotografo ciò che non desidero dipingere”

La mostra

Grazie all’allestimento progettato da Umberto Zanetti dello Studio ZDA-Zanetti Design Architettura sono circa 300 le opere esposte, tra fotografie, disegni, litografie, oggetti e documenti provenienti da collezioni pubbliche e private. Il percorso si sviluppa tra la sezione dedicata agli autoritratti dove l’artista gioca con la propria immagine e quella rivolta ai propri amici intellettuali. Si passa poi alla serie di nudi, ricerca continua della figura femminile sperimentata grazie alle muse che lo hanno ispirato per tutta la vita. Una sezione è dedicata alla moda tra eleganza e avanguardia così come ai multipli ed ai ready-made che rispecchiano l’anima dadaista di Ray fino al cinema dove l’artista libera la sua sperimentazione scevra da qualsiasi schema. 

Con questa grande retrospettiva – ricordava l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi in occasione dell’inaugurazione – Milano rende omaggio a uno dei protagonisti assoluti dell’arte del Novecento, capace di ridefinire i confini della creatività con un linguaggio che ancora oggi parla con forza al nostro presente. Man Ray è stato un artista totale: pittore, fotografo, cineasta e sperimentatore instancabile, che ha saputo fondere eleganza e ironia, libertà e provocazione. Le sue immagini restano iconiche e attualissime, e Palazzo Reale diventa il luogo in cui il pubblico potrà ripercorrere, in tutte le sue sfaccettature, la parabola di un artista che ha attraversato e segnato le avanguardie internazionali.

Accompagna la mostra un catalogo edito da Silvana Editoriale, curato da Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca, corredato dai testi dei curatori e di Raffaella Perna e da apparati bio-bibliografici. 

L’esposizione è inserita nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026. Il programma multidisciplinare, plurale e diffuso che animerà l’Italia per promuovere i valori Olimpici e valorizzerà il dialogo tra arte, cultura e sport, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali che l’Italia ospiterà rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026. 

Corriere della Sera e La Lettura sono media partner della mostra. L’esposizione si avvale inoltre della collaborazione degli sponsor tecnici Colli&Vasconi e Dual Italia e del partner Coop Lombardia. Radio Monte Carlo è radio ufficiale della mostra.

Man Ray: Forme di luce”

Palazzo Reale Milano dal 24 settembre 2025 all’11 gennaio 2026 - (MAN RAY Forme di luce)

Orari

Da martedì a domenica ore 10:00-19:30, giovedì chiusura alle 22:30. Ultimo ingresso un'ora prima. Lunedì chiuso.

Man Ray, Lacrime (variante di inquadratura 2 occhi), Collezione privata © Man Ray 2015 Trust, by SIAE 2025

Giuseppe De Carli