Politica - 25 settembre 2025, 14:31

Gadda: «Donare le eccedenze alimentari è possibile. Ora la sfida è logistica: serve un modello organizzativo sostenibile»

A dieci anni dalla legge 166 contro lo spreco alimentare, la deputata Maria Chiara Gadda fa il punto sul successo della norma: più beni recuperati, meno burocrazia e incentivi fiscali

«A distanza di questi dieci anni dalla sua approvazione, il successo della legge 166 contro lo spreco alimentare può essere misurato innanzitutto dall’aumento nella quantità e varietà dei beni recuperati, a partire da quelli cotti e freschi, ma anche dall’aumento dei punti di recupero nella filiera produttiva». Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera e prima firmataria della legge 166/2016, nel suo intervento al “2025 Cross Country Report Waste Watcher International Observatory” in corso a Roma.

«Il processo di recupero va adattato secondo le economie di scala. Se nella dimensione domestica, un single spreca in modo diverso rispetto a un nucleo familiare, anche recuperare le eccedenze di un grande centro di cottura non è la stessa cosa che farlo in una piccola mensa scolastica. Ora però le regole ci sono, premiano fiscalmente un comportamento virtuoso e ridotto la burocrazia. Donare le eccedenze alimentari è possibile, non ci sono più scuse. Il lavoro che resta da fare è quello sul piano logistico. La sostenibilità è un modello organizzativo e logistico che come tale va preparato e pensato, aiutando imprese e terzo settore», ha concluso.

Redazione