Busto Arsizio - 21 settembre 2025, 15:17

La tradizione si ripete: la 29ª fiaccolata dell'oratorio San Giuseppe fa ritorno dal biellese

Momento di comunità per la parrocchia di viale Stelvio che questa volta ha scelto il santuario di San Giovanni d'Andorno come sua tappa annuale. Il racconto di Mario Cislaghi: «Una tradizione che si rinnova grazie all'energia dei giovani e al supporto di tanti volontari e sponsor». L'arrivo dei trentacinque partecipanti è previsto per le 19 di questa sera

Non è solo una corsa, ma un rito che si ripete da quasi trent'anni, unendo generazioni nel segno della fatica, della condivisione e della fede. La Fiaccolata di San Giuseppe è tornata, per la sua 29ª edizione, a unire idealmente il Santuario di San Giovanni d'Andorno, in provincia di Biella, con la centrale parrocchia di Busto Arsizio. Un gruppo di trentacinque persone, tra giovani corridori e volontari, sta portando la fiamma verso casa, con l'arrivo previsto questa sera, domenica 21 settembre, alle 19.

Il santuario si trova a 1020 metri di altitudine nella Valle del Cervo sopra l'abitato di Campiglia Cervo. Assieme a quelli di Oropa e di Graglia costituisce il terzo complesso devozionale sorto, all'inizio del XVII secolo, sulle alture attorno alla città di Biella.

A raccontare lo spirito dell'iniziativa è una delle sue anime storiche, Mario Cislaghi, assessore del Comune di Busto ma qui presente soprattutto come uno dei motori degli "Amici di San Giuseppe". «Ci avviciniamo al traguardo dei trent'anni. E come sempre, i giovani ci sono. Corrono, fanno tutto quello che possono, e noi volontari siamo sempre in prima linea per supportarli».

Il gruppo di quest'anno vedere venticinque "tedofori", ragazzi e ragazze dalla prima media in su che si alternano nella corsa. Ma la Fiaccolata non è solo una sfida sportiva. «È un modo per stare insieme – prosegue Cislaghi - , per passare una bella serata in comunità, è fondamentale che il gruppo viva un'esperienza di unione».

Un'impresa del genere non sarebbe possibile senza una solida rete di supporto. Cislaghi ci tiene a ringraziare chi, anche quest'anno, ha reso tutto possibile: "Dobbiamo dire grazie a tanti amici. Alla concessionaria Paglini, che ci ha fornito la macchina che apre la carovana; ad Acof, a Bandera e all'oratorio del Redentore per i pulmini; al Mercato delle Carni per i viveri e al bar La Matta di viale Stelvio che ha realizzato le magliette. Vedere questo supporto, insieme alla disponibilità dei volontari, che di questi tempi non è scontata, è una soddisfazione immensa».

L'attesa per il ritorno della carovana cresce. L'arrivo dei ragazzi è previsto per le 19 in via dei Sassi per un momento di festa che potrà essere preceduto dalla celebrazione della Messa domenicale, che torna alle ore 18 nella Cappella dell'Oratorio, offrendo un'occasione in più per riunirsi e attendere insieme i tedofori e la fiamma, simbolo di una tradizione che continua a illuminare il cammino.

Giovanni Ferrario