Cronaca - 17 settembre 2025, 07:04

Operaio italiano morto in Canton Ticino, la denuncia dei sindacati: «La sicurezza non può essere un optional»

Dopo l'incidente sul lavoro costato la vita a Renzo Rao, residente a Intra, la presa di posizione del sindacato: ««Non è accettabile uscire di casa per andare a lavorare e non farvi più ritorno»

Dolore e denuncia nel territorio di confine tra Verbano Cusio Ossola e Ticino per la morte sul lavoro in Canton Ticino di Renzo Rao, operaio di 48 anni e padre di famiglia residente a Intra (leggi QUI la cronaca), avvenuta ieri mattina nel Locarnese. 

La notizia ha suscitato dolore e indignazione da entrambi i lati della frontiera. In una nota congiunta, i segretari generali Michele Piffero (Cgil Novara e Vco) e Giangiorgio Gargantini (Unia Ticino) hanno espresso cordoglio e solidarietà ai familiari, ai colleghi e agli amici della vittima, accompagnati però da una forte denuncia.

«Non è accettabile – dichiarano Piffero e Gargantini – uscire di casa per andare a lavorare e non farvi più ritorno. Le morti sul lavoro non sono fatalità, ma tragedie che troppo spesso nascono da ritmi forzati, da scarsa formazione o da mancanza di attenzione alle misure di prevenzione. La sicurezza deve essere la priorità assoluta, non un optional».

I due sindacalisti ribadiscono inoltre la necessità di rafforzare la cultura della prevenzione, garantendo condizioni di lavoro rispettose della salute e della vita delle persone: «Serve un impegno concreto delle istituzioni e delle imprese – proseguono – per assicurare che ogni lavoratore possa operare in sicurezza, con i giusti tempi e con la formazione adeguata».

Cgil e Unia hanno infine rinnovato la volontà di collaborare insieme, Italia e Svizzera, per contrastare un fenomeno che continua a colpire famiglie e comunità e che lascia dietro di sé dolore e rabbia.

da VcoNews.it