Sandra Mondaini era bustocca. O almeno lo era in parte: di Busto Arsizio erano i suoi nonni materni. Nata il primo settembre 1931 a Milano, la Mondaini è stata, come è noto, modella, attrice, conduttrice, artista a tutto tondo. Con il marito Raimondo Vianello ha costituito una delle coppie più celebri del mondo dello spettacolo. E’ deceduta il 21 settembre 2010 nel capoluogo lombardo.
Il bustocco Paolo Ferrario, classe 1947, una vita di ricerche in campo farmaceutico e scrittore (è suo “Mariella Lotti, la divina del cinema italiano” sull’attrice nata a Busto Arsizio) sei anni fa si è appassionato di ricerche genealogiche. Se ha iniziato lo si deve a Facebook: attraverso il social network un ragazzo gli aveva chiesto notizie sulla famiglia bustocca della fidanzata.
E sempre grazie a internet si deve l’avvio delle ricerche su Sandra Mondaini. Quando Ferrario ha letto in rete che la famosa attrice aveva parenti a Busto si è incuriosito e ha voluto andare a fondo: si è messo all’opera, ha approfondito l’argomento, ha reperito documenti e ha raccolto testimonianze. «Ho conosciuto anche una signora di Buenos Aires che mi ha aiutato nella ricerca» dice Ferrario.
Questo è quello che ha scoperto.
I genitori di Sandra Mondaini erano Giacinto (Giaci) Mondaini e Giuseppina Lombardini, uniti in matrimonio a Milano nel 1930.
La mamma Giuseppina nasce nel 1906 a Buenos Aires da genitori italiani, Pio Lombardini nato a Busto Arsizio nel 1876, tipografo, e Angela Colombo nata a Morbegno, in Valtellina. I due, emigrati in Sudamerica, si sposano nel 1905. La nascita della sorella di Giuseppina, Maria Juana, nel 1917 è un avvenimento lieto e drammatico al tempo stesso perché pochi giorni dopo la venuta alla luce della bimba la mamma Angela muore per una grave emorragia.
Ecco l’anello di collegamento: Pio Lombardini, nonno di “Sbirulino”.
I genitori del bustocco emigrato in Argentina erano Giuseppe Lombardini, macellaio, e Luigia Introini, cucitrice, entrambi di Busto. Quando il figlio Pio va oltreoceano, i due rimangono in Italia, ma nel 1904 lo raggiungono, viaggiando in prima classe, essendo benestanti, in occasione del suo matrimonio. «E – ipotizza il ricercatore - là potrebbero essere rimasti perché non c’è traccia della loro morte a Busto Arsizio».
A questo punto in città rimane Roberto, fratello di Pio, che porta avanti la macelleria del padre situata prima in via Carlo Porta e poi trasferita al numero 1 di via Cavallotti (la “cuntràa di beché” precisa lo studioso).
Il terzo fratello, Pietro, si sposa a Milano con la bustocca Elvira Bodio, figlia di Innocente e nipote di Antonio Volonterio, entrambi tipografi. «Probabilmente – afferma Ferrario - quando Giuseppina, la mamma di Sandra Mondaini, una volta scomparso anche il padre, torna in Italia dall’Argentina dev’essere stata accolta a Milano da questo zio Pietro».
L’origine bustocca di Sandra Mondaini è un fatto sconosciuto ai più, ora grazie a Ferrario la storia è stata svelata. Ma c’è qualcuno che invece ha appreso la notizia dalla stessa voce della famosa artista. «Ho ben impresso nella memoria quando Sbirulino venne a Busto» esordisce don Emanuele Kubler Bisterzo, sacerdote da poco a Besozzo.
«Era la prima metà degli anni ’80 – spiega il don - io avrò avuto sei o sette anni e cantavo nel coro di San Michele. In occasione di un Filippino d’oro, la kermesse canora per bambini la cui prima edizione risale al 1981, venne invitato appunto Sbirulino. Eravamo al Teatro Manzoni e ricordo che prima di iniziare lo spettacolo, il personaggio aveva detto al pubblico: ma sapete che i nonni di Sandra Mondaini erano di Busto?». Applausi.