Storie - 13 settembre 2025, 10:30

Olimpiadi Milano Cortina 2026, tra i 10.001 tedofori anche il bustocco Valter Fatone

«Quando ho letto l’e- mail con cui mi hanno comunicato che ero stato scelto mi sono emozionato» racconta il titolare della Barberia Fatone di via Machiavelli

Le Olimpiadi di Milano – Cortina 2026 si avvicinano e ad avere l’onore di portare la fiamma olimpica sarà anche un bustocco, Valter Fatone, 61 anni, titolare della Barberia Fatone di via Machiavelli. Sarà lui uno dei 10.001 fortunati che avranno il compito di contribuire a portare la torcia fino alla sua destinazione finale.

Nello scorso mese di febbraio si sono aperte le candidature per diventare tedofori e Fatone, insieme ad alcuni amici, ha colto l’occasione e si è proposto.

Nemmeno il protagonista dell’avventura a cinque cerchi sa ancora quando e dove dovrà svolgere il suon compito. «Mi hanno solo chiesto che taglia porto» dice il barbiere.

Di certo si sa che il tratto di ogni staffetta è lungo in media 200 – 300 metri.

Il viaggio della fiamma

Il 26 novembre il sacro fuoco sarà acceso là dove le Olimpiadi sono nate, a Olimpia, e il 4 dicembre ad Atene si svolgerà la cerimonia di consegna della fiamma. Il 6 dicembre da Roma avrà inizio il viaggio che coinvolgerà l’intera penisola e che si concluderà il 6 febbraio a Milano nello stadio di San Siro dove verranno aperti ufficialmente i Giochi.

Durante il tragitto una data sarà particolarmente importante: il 4 febbraio il fuoco di Olimpia illuminerà le strade di Busto Arsizio.

Il tedoforo bustocco

Quando Valter Fatone ha mandato la sua candidatura a tedoforo ha dovuto compilare un modulo e indicare le motivazioni alla base della scelta. «Per me – afferma – lo sport è un valore assoluto, è lealtà, competizione, rispetto, condivisione».

Il 26 agosto la risposta: “Congratulazioni, sei stato scelto come tedoforo”.

«Quando ho letto l’e-mail mi sono emozionato» sono le parole di Fatone. E in questo caso l’emozione è doppia perché il sessantunenne non solo sarà tedoforo nell’evento sportivo più importante del mondo, ma lo sarà proprio nell’edizione “di casa”.

Il bustocco è da sempre appassionato di sport, tre o quattro volte la settimana va a correre alle 5.30 del mattino. Alla corsa si è avvicinato da adulto, a 42 anni, per scommessa con un amico. Il suo “esordio” è stato nientemeno che alla Maratona di New York, ma poi sono state tante le maratone e le mezze maratone a cui ha preso parte.

«Una sera ero fuori con amici – ricorda il barbiere – e raccontai che avevo visto in televisione la Maratona di New York. Ero rimasto colpito dal fatto che davvero tutti potessero farla, avevo visto ad esempio persone in sovrappeso, disabili. E oltretutto non c’era limite di tempo. Ho detto che avrei potuto farla anch’io».

A quel punto uno degli amici l’ha spronato così tanto che alla fine Fatone ha ceduto. «Mi sono preparato per un anno e poi nel 2007 l’ho fatta davvero». E aggiunge: «alloggiavo nello stesso hotel di Linus, Zanardi e Baldini che, dopo l’oro olimpico nella maratona ad Atene 2004, voleva vincere anche a New York. Così quando, esausto, ho tagliato il traguardo e una ragazza mi ha infilato al collo la medaglia (che viene assegnata a tutti i partecipanti) ho chiesto chi fosse stato il vincitore. E la ragazza mi ha risposto: Non importa chi ha vinto, oggi per New York il vincitore sei tu».

Tutti gli anni il NY Times in occasione dell’evento pubblica un inserto dedicato all’iconica corsa. Il barbiere bustocco ha appeso la copia del 2007 nel suo negozio di via Machiavelli: tra le pagine, evidenziato in verde, c’è anche il suo nome con il tempo registrato, 4:37.27.

Ora il suo nome entrerà anche nell’elenco dei tedofori olimpici.

Mariagiulia Porrello