Sport - 13 settembre 2025, 13:10

«Ci manca solo una cosa: il risultato». Greco carica la Pro Patria verso il Derby del Ticino

Domani alle 17.30 allo “Speroni” si gioca Pro Patria-Novara, sfida ad alta tensione emotiva e tecnica. I tigrotti cercano la prima vittoria stagionale dopo un avvio difficile ma incoraggiante per gioco e spirito. Greco: «Siamo in un percorso di crescita, ora serve il risultato per costruire fiducia e autostima»

È tempo di Derby del Ticino. Domani, alle 17.30, allo “Speroni” andrà in scena Pro Patria-Novara, una sfida sempre sentita, che travalica la classifica e il momento stagionale di entrambe le squadre, e che per i tigrotti rappresenta qualcosa di più: è l’occasione per svoltare, per andare a caccia di quei tre punti che - finora - il campo ha negato, forse anche al di là dei reali demeriti.

Alla vigilia della sfida, in conferenza stampa, mister Leandro Greco ha affrontato a viso aperto l’analisi del percorso fatto fin qui. Dopo tre giornate, la Pro Patria ha raccolto un solo punto, ma prodotto ben altro a livello di gioco, occasioni, e spirito competitivo. «Abbiamo parlato con la squadra, siamo in un percorso di crescita - ha dichiarato l’allenatore - e siamo consapevoli che, per quanto visto in campo, forse meritavamo qualcosa in più. Sette gol segnati in tre gare sono un dato significativo. È chiaro però che, alla fine, contano i risultati. E quelli, finora, non sono stati all’altezza di quanto costruito».

Una squadra viva

Greco non si nasconde, ma preferisce leggere tra le righe di un avvio complicato, anche alla luce del contesto: «Siamo partiti in ritardo rispetto ad altre squadre. Abbiamo una rosa totalmente rinnovata, giovane, e anche gli infortuni hanno inciso. Non abbiamo ancora quell’autostima che deriva da un percorso condiviso o dai successi del passato. Però, e lo sottolineo, questa squadra ha dimostrato carattere. Ha provato sempre a rientrare in partita, ha segnato tanto, e soprattutto ha saputo competere, anche nelle difficoltà. Questo non era affatto scontato».

Le attenuanti non mancano: solo quattro partite ufficiali alle spalle, diversi giocatori ai box e una squadra ancora in cerca di una vera identità. Ma nel calcio - si sa - la pazienza, più ancora del tempo, è merce rara. E spesso viene concessa solo a chi riesce ad accompagnare il lavoro con qualche vittoria. È proprio qui che, secondo mister Greco, si gioca una parte fondamentale del percorso. «È chiaro che tutte le partite sono importanti, ma quattro gare non possono essere considerate determinanti o indicative per il cammino di una squadra nuova. Anche se - ammetto - spiegare questo alla gente, e soprattutto farlo comprendere ai tifosi, non è semplice. La loro aspettativa è legittima, ma serve pazienza: stiamo costruendo. Banalmente, ci manca solo una cosa: il risultato. Le vittorie coprono molti difetti e, soprattutto, aiutano a costruire quella fiducia che ci serve. È lì che dobbiamo crescere: nell’autostima».

Difesa sotto esame, ma le attenuanti ci sono

Sette gol segnati, otto subiti: il saldo difensivo è tutt’altro che lusinghiero, ma anche qui il tecnico preferisce l’analisi alla condanna. «Dobbiamo guardare oltre i numeri - ha spiegato - Due gol sono autogol, altri due arrivano da punizioni dirette. Già questo ridimensiona il dato, soprattutto dal punto di vista tattico e della disposizione in campo ma è chiaro che dobbiamo migliorare». Contro il Novara, Travaglini sarà ancora indisponibile, mentre Motolese ha recuperato dalla botta rimediata nella rifinitura alla vigilia della gara con la Giana. Anche Masi è abile e arruolabile, salvo imprevisti dell’ultima ora.

Da sciogliere anche il nodo legato al ruolo di Dimarco, ancora in bilico tra il braccetto sinistro nella difesa a tre o l’esterno nei cinque di centrocampo. Per il resto, l’undici titolare dovrebbe vedere Rovida tra i pali; Reggiori, Aliata e Motolese (o Dimarco) in difesa; Giudici, Ferri, Di Munno, Schirò e lo stesso Dimarco (o Orfei) in mediana; Renelus (in ballottaggio con Citterio) e Mastroianni in attacco. Ma Greco lo ribadisce: «Non parlo mai di titolari e riserve. Abbiamo scelto con il direttore di avere una rosa corta per coinvolgere tutti, sia dall’inizio che a gara in corso. Ognuno deve sentirsi parte del progetto».

Qui Novara

Anche il Novara arriva al derby con le sue incognite, tra assenze pesanti e una classifica da migliorare (3 pareggi). Ma per Greco, poco importa: «Non so se cambieranno qualcosa. Noi ci siamo preparati per affrontare tutte le situazioni che potrebbero proporre. È una partita dal coefficiente alto, come lo sono tutti i derby, e sarà importante non solo per i punti, ma per il nostro percorso complessivo».

Alessio Murace


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