Nuova udienza oggi in Corte d’Assise, nell’Aula Bunker del Tribunale di Varese, per il processo a carico dell’ex avvocato bustocco Marco Manfrinati, accusato dell’omicidio di Fabio Limido e del tentato omicidio della figlia - e sua ex moglie - Lavinia. Al centro della giornata le deposizioni di sette testimoni, tutti appartenenti alle forze dell’ordine che hanno seguito da vicino l’intervento e le indagini successive ai drammatici fatti consumatisi il 6 maggio 2024 in via Ciro Menotti a Varese.
Il momento più rilevante si è registrato con la testimonianza dell’assistente capo dell’unità informatica della polizia, che si è occupato delle copie forensi dei dispositivi sequestrati all’imputato. Dal lavoro di analisi, ha spiegato in aula, è emersa nella cache di Amazon una ricerca di coltelli e, soprattutto, tre distinti acquisti effettuati tra luglio e dicembre 2023: un coltello pieghevole da campeggio con impugnatura nera, un coltello tascabile a serramanico da pesca e un ulteriore coltello con manico scuro recante uno stemma con ali. Elementi che – come sottolineato dai giudici – assumono particolare rilievo alla luce dell’aggressione avvenuta in primavera.
Dall’esame dei telefoni è stato inoltre ricostruito il fitto intreccio di chiamate e messaggi nelle ore immediatamente precedenti al delitto: dalle comunicazioni con lo psicologo e con la madre, fino all’invio di una mail al proprio avvocato e all’annullamento degli appuntamenti di giornata. Su un altro cellulare, utilizzato dall’imputato per i contatti con l’ex moglie, sono emersi scambi legati alla gestione del figlio e al procedimento di divorzio.
Accanto a questa deposizione, la Corte ha ascoltato anche i racconti degli agenti delle Volanti e della Squadra Mobile, intervenuti per primi sul luogo dell’aggressione. Sono stati ricostruiti i momenti concitati in via Ciro Menotti, l’arresto del Manfrinati – trovato con le mani insanguinate e il coltello appoggiato sul tettuccio di un’auto – e il disperato tentativo dei soccorritori di rianimare Fabio Limido, documentato in un video proiettato in aula.
Le testimonianze hanno restituito inoltre l’immagine di un imputato apparentemente calmo e lucido dopo l’arresto, che in più occasioni avrebbe rivolto frasi beffarde alla moglie e ai presenti. Il processo proseguirà nelle prossime udienze con l’escussione di altri testimoni e con l’approfondimento dei materiali sequestrati.
Cronaca - 12 settembre 2025, 15:01
Omicidio Limido, nuova udienza: in aula l’analisi dei cellulari: «Tre coltelli acquistati da Manfrinati nel 2023»
Dopo l'intensa deposizione di ieri, anche questa mattina sette testimoni sono stati ascoltati in Aula Bunker a Varese. L’assistente della polizia informatica ha riferito delle copie forensi sui dispositivi dell’imputato, da cui emergono ricerche e acquisti di coltelli nei mesi precedenti al delitto. Sullo sfondo, le testimonianze degli agenti intervenuti il 6 maggio in via Ciro Menotti
L'ambulanza e gli agenti di polizia poco dopo l'aggressione in via Menotti nel maggio del 2024