Politica - 10 settembre 2025, 16:47

Cattaneo sul discorso di Von der Leyen: «Preoccupano i toni conflittuali»

Il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia dopo il discorso della presidente della Commissione europea: «Nessun riferimento ai territori e al dialogo. Contraddizioni profonde su Green Deal e competitività, con risorse insufficienti a sostenere programmi così ambiziosi»

(foto profilo instagram @cattaneo_raffaele)

Il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega alle Relazioni Internazionali ed Europee, Raffaele Cattaneo, ha preso parte alla tavola rotonda organizzata dalla Rappresentanza della Commissione Europea a Milano, che ha riunito esponenti del mondo politico e della ricerca. L’incontro si è svolto in occasione del discorso sullo Stato dell’Unione e del successivo dibattito al Parlamento europeo, durante il quale la Presidente Ursula von der Leyen ha presentato il bilancio del primo anno di attività della Commissione e le direttrici che guideranno l’azione europea nei prossimi mesi.

“Mi ha innanzitutto sorpreso - ha commentato il sottosegretario Cattaneo - che la Presidente non abbia fatto riferimento al rapporto con i territori, a partire dal futuro delle politiche di coesione, né al prossimo Quadro finanziario pluriennale (MFF). Prevale, ancora una volta, una visione centralista dell’Unione europea che non considera e tantomeno valorizza i territori e le loro specificità.”

“Il discorso della Presidente von der Leyen - ha dichiarato Cattaneo - è stato, poi, un chiaro tentativo di mantenere unita la maggioranza che la sostiene e, più in generale, i Paesi dell’Unione europea. Un tentativo, da parte sua, apprezzabile, ma in diversi passaggi contraddittorio. Nella parte iniziale, interamente dedicata allo scenario internazionale e ai temi della sicurezza e della difesa, mi hanno colpito i toni che richiamano una narrativa di conflitto. Non posso nascondere la preoccupazione per un’escalation retorica che, fin dalle prime parole, ha messo in secondo piano il dialogo e la via diplomatica, rimpiazzandoli con espressioni come ‘l’Europa è in battaglia’, fino alla domanda ‘l’Europa avrà lo stomaco per affrontare questa battaglia?’. Tutto ciò appare in contrasto con il principio fondativo dell’Unione, ovvero la difesa e la promozione della pace”.

“È certo che l’Europa debba attrezzarsi per difendere ‘ogni centimetro del suo territorio’ – come ha sottolineato la presidente – ma occorre anche riconoscere che oggi non appare nelle condizioni di affrontare un conflitto armato e ha bisogno di rafforzare la collaborazione con la Nato e con gli Stati Uniti, nonostante le tensioni sui dazi”.

“La vera domanda da porsi - prosegue - è: qual è la battaglia che l’Europa deve combattere e che realisticamente può vincere? A mio avviso è fondamentale che l’Unione riscopra i propri valori fondativi e le radici da cui è nata, recuperando quel ruolo di leadership morale e politica, capace di sostenere la via diplomatica e il dialogo con tutti. Un ruolo che oggi appare troppo spesso indebolito e subalterno, relegando l’Europa al ruolo di semplice spettatrice degli eventi globali”.

“Nella seconda parte del suo intervento - ha concluso Cattaneo - la Presidente ha affrontato il tema della competitività, toccando in modo condivisibile diverse priorità. Restano però aperte contraddizioni profonde sul green deal e su settori strategici come l’automotive e l’energia. Su questi temi servono maggiore chiarezza e il coraggio di rivedere scelte che rischiano di compromettere la competitività europea. Le risorse europee, infatti, appaiono insufficienti a sostenere programmi tanto ambiziosi: lo dimostra anche il Rapporto Draghi, del quale ad oggi è stato attuato appena il 10%”