Lettere - 01 agosto 2025, 17:26

«Decolli notturni da Malpensa? I comuni a sud pagano il prezzo più alto»

Il Comitato Territoriale Malpensa critica la nuova sperimentazione: troppe ombre e ricadute su Lonate, Nosate e Turbigo. Riceviamo e pubblichiamo

Riceviamo dal Comitato Territoriale Malpensa e pubblichiamo.

«Apprendiamo dagli organi di stampa che, nella sempre caotica ricerca di una “sperimentazione” dei decolli che possa risolvere l’intricata questione di un traffico aereo – a fronte di un progressivo incremento dei movimenti (20% sul 2023) – dalle molteplici inevitabili ricadute sul territorio, una delle poche certezze è : decolli notturni (da mezzanotte alle 6 del mattino) dalle piste17, verso Sud, con prevalenza, stante la situazione “sul campo” dalla pista 17 Sinistra (verso Lonate Pozzolo); Le restrizioni operative imposte dal “NOISE BUDGET della sperimentazione” si scarica, innanzitutto, sui comuni a SUD (Lonate Pozzolo-Nosate-Turbigo), con scenari di escalation dei voli.

La Commissione Aeroportuale del 29 luglio, nel valutare l’analisi sui decolli notturni dalla pista 17 Sinistra, ha associato come il territorio di Lonate Pozzolo sia sottoposto, da oltre 25 anni, al 100% degli atterraggi e quale sia l’incidenza associata dagli extra decolli?

Quale percentuale di questi è stata verificata?

Quali decolli sono stati eventualmente “scartati” per condizioni meteo e/o per valutazioni extra-acustiche?

I componenti della Commissione aeroportuale hanno potuto valutare, oltre ogni ragionevole dubbio, considerazioni tecniche/aeronautiche/acustiche di tali decolli?

Considerazioni da effettuarsi, a nostro avviso, in rapporto ad una Relazione Tecnica specifica, in ragione di una diversificata esposizione alle Curve di isorischio (Art. 715 Codice di navigazione Rischio Terzi) del Masterplan2035.

A riguardo poniamo pochi, ma rilevanti interrogativi?

1.Sono stati forniti, a supporto della decisione, i dati tecnici a dimostrazione del contenimento dell’impatto acustico derivante dai decolli notturni dalle piste 17?

2.Chi sono gli autori delle analisi delle specifiche centraline (le due di Lonate Pozzolo) che supportano la “nuova sperimentazione” dei decolli notturni dalla pista 17 Sinistra?

3.Quale sia la metodologia adottata e quali siano i soggetti autori dei rilievi delle centraline e delle trascrizioni LVA?

4.Quali sono le ricadute dal punto di vista Risk assessment (rischi a carico del territorio circostante) e safety (rischi interni al sedime aeroportuale)?

In questo contesto appare indispensabile riproporre un interrogativo pregiudiziale: perché operare una “sperimentazione” risolutiva dell’incremento dei voli, in tempo reale e sul campo, quando una ordinaria operatività del modello AEDT -FAA potrebbe modellizzare, nel dettaglio, le ricadute acustiche “puntuali” su ogni singola traiettoria, i ratei di salita iniziali, la verifica dell’ottemperanza prescritta e, dall’altro, lo stesso effetto “cumulativo” dei movimenti?

Operatività che riguarderebbe sia le movimentazioni a terra degli aeromobili - dai terminal e dal molo cargo -, sia la corsa iniziale di decollo che le procedure di decollo strumentali standard (ossia le SID).

Perciò un’operatività non ragionata e dipendente dal solo sorvolo della singola centralina. Tutto ciò per le traiettorie verso SUD sulle piste 17, verso OVEST sulla pista 35 Sinistra e verso EST sulla pista 35 Destra.

In sintesi: l’adozione della “Green charges”, ovvero una tassazione dei voli correlata alla tipologia dei propulsori che equipaggiano le flotte operative (diurne e notturne), appare una misura irrisoria e contradditoria. Misura del tutto minimale, utile, forse, nel lungo periodo e se rapportata a “costi” penalizzanti applicati ai propulsori utilizzati dalle compagnie aeree. Da diverso tempo questo Comitato si è reso disponibile nei confronti dei Sindaci per aprire un dialogo costruttivo e alternativo rispetto alla narrazione ufficiale... inutilmente, così come inutilmente attendiamo la convocazione dell’assemblea del CUV».

c. s.