Busto Arsizio - 18 luglio 2025, 18:00

Giubileo: Roma, arriviamo! Trentotto ragazzi in partenza in bici da Busto

Dieci tappe, 700 chilometri, due preti e tanta determinazione: partenza domenica da piazza mercato verso il Giubileo dei giovani. Nel complesso, il gruppo bustocco sarà il più numeroso della diocesi, con 180 partecipanti totali. Un pellegrinaggio tra fatica, condivisione e fede, fino a Piazza San Pietro

Partono in 180 da Busto Arsizio. Destinazione: Roma, per il Giubileo dei giovani. Saranno il gruppo più numeroso di tutta la diocesi. Ma c’è chi ci andrà in modo speciale. In bicicletta. 

Trentotto ragazzi tra i 16 e i 23 anni, con due preti, dieci tappe, zaino leggero e pedalata determinata. Nessuna bici professionale, niente mountain bike. Qualcuno con la “Graziella”. Si parte domenica 20 luglio, ore 7, piazza Mercato: da lì comincia un pellegrinaggio fatto di fatica, strade, accoglienza e sorrisi. 

Prima tappa: Pavia, 65 chilometri, parrocchia San Alessandro Sauli. Poi Fidenza, 93 km e pernottamento a San Michele. Terza giornata: Modena, sosta alla parrocchia San Lazzaro. Poi Vergato, Montecatini, Livorno, Follonica, Albinia, Civitavecchia. L’ultima tappa, la più emozionante: Roma. Piazza San Pietro. Il cuore del Giubileo. 

Ogni giorno una media di 82 km. La tappa più lunga: 97 chilometri. Ogni sera una parrocchia pronta ad accogliere. Ogni mattina una nuova strada da affrontare. 

A guidarli don Gabriele Bof, coadiutore di Sant’Edoardo e don Paolo Boldrini, coadiutore di Sacconago. Zaino in spalla, ruote gonfie, spirito acceso. «È un viaggio che dà un valore aggiunto al pellegrinaggio», racconta Giacomo Gallesi, uno dei partecipanti. «Rende l’idea del cammino, dell’impegno per arrivare. È condivisione vera, stare tutto il giorno insieme crea legami forti». 

A Roma li raggiungeranno gli altri bustocchi. In tutto 180 ragazzi delle parrocchie cittadine per il Giubileo dei giovani, dal 28 luglio al 3 agosto. Preghiera, incontri, catechesi, confronti con coetanei da tutto il mondo. Una veglia finale tutti insieme. Poi si torna in treno. Stanchi, sì. Ma pieni. Nell’anima. E con qualche foto scattata lungo la via. Perché nello zaino ci sarà solo l’essenziale: l’attrezzatura per la bici, il cambio indispensabile, qualcosa per dormire comodi. E la macchina fotografica. Per non dimenticare niente.

Laura Vignati