Il dibattito politico sulle risorse destinate alla Fondazione Consorzio Scuole Materne di Gallarate trova una voce autorevole direttamente dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione, che con un comunicato ufficiale intende rimettere ordine in una discussione che rischia di ruotare solo attorno al tema del “taglio”.
Il CDA evidenzia come, a fronte della rimodulazione del contributo comunale, l’importo previsto per il 2025 resterà comunque significativo: 500mila euro, una cifra che si aggiunge ai circa 300mila euro provenienti dal MIUR, sebbene quest’ultimo sia soggetto a variazione in base al numero degli iscritti. «Un contributo inferiore rispetto agli anni scorsi, ma di certo non trascurabile» ribadisce la Fondazione.
Il taglio di 300mila euro spalmato su due anni, spiegano dal Comune di Gallarate, non sarebbe quindi un’operazione punitiva, bensì un’azione di ottimizzazione e riequilibrio, come ha ricordato anche l’assessore al Bilancio Corrado Canziani, il quale ha sottolineato come il bilancio della Fondazione sia tornato in utile per 43mila euro nel 2024, dopo anni difficili in cui la stessa esistenza dell’ente era stata messa in discussione.
«Un banco di prova che rafforza la rotta intrapresa»
Il CDA della Fondazione legge questa riduzione come «un banco di prova importante», che richiederà di mantenere saldo il timone sulla rotta già tracciata negli ultimi anni. Una rotta fatta di razionalizzazione e ottimizzazione dei costi, senza che la qualità del servizio offerto alle famiglie sia stata sacrificata: un equilibrio delicato ma finora raggiunto, come conferma il risultato di bilancio positivo.
L’obiettivo, ribadisce il CDA, è ambizioso: portare la qualità dei servizi a livelli di eccellenza, mantenendo al contempo la sostenibilità economica, così da non gravare sulle casse pubbliche e offrire rette accessibili. La sfida, dunque, è rendere la Fondazione un punto di riferimento per i servizi educativi prescolari di Gallarate e del territorio circostante, in un mercato reso più competitivo dalla presenza di realtà private.
Il sostegno della Commissione Cultura
Una linea che trova il pieno sostegno anche della presidente della Commissione Cultura, Rossella Glorioso, che ha espresso apprezzamento per «l’ottimo lavoro di ottimizzazione delle spese portato avanti dal CDA» e ha plaudito agli obiettivi che la Fondazione si è posta per i prossimi anni.
Non va dimenticato che l’amministrazione comunale, oltre al contributo diretto, sostiene la Fondazione con la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili, il pagamento delle utenze e la messa a disposizione delle sedi, per un valore di circa 100mila euro.
L’equilibrio tra autonomia e sostegno pubblico
«Da quando sono sindaco l’obiettivo è stato quello di efficientare la macchina comunale», ha ribadito ieri in commissione il sindaco Andrea Cassani, rivendicando la coerenza di questa operazione con altre già attuate su realtà come il MAGA e il Conservatorio Puccini, oggi anche gestore del Teatro del Popolo.
L’amministrazione difende la scelta di «ricalibrare» il contributo sulla base degli iscritti effettivi, un approccio che, secondo il consigliere di maggioranza Thomas Valentino, «non è un taglio drastico, ma un giusto riequilibrio».
Ma è evidente che il confronto politico resterà acceso, come ha ricordato anche i consiglieri di opposizione.
La partita per la sostenibilità del sistema educativo gallaratese è quindi aperta. La Fondazione si prepara a giocarla fino in fondo, forte di un lavoro di razionalizzazione già avviato e di una nuova cultura della gestione che punta all’autonomia, ma senza mai tradire la propria vocazione educativa e sociale.