Busto Arsizio - 14 luglio 2025, 08:02

Perde il portafogli nel centro di Busto, onesti cittadini glielo riportano a casa. «Vorrei conoscerli e offrire loro la colazione»

La storia a lieto fine di Greta: dopo aver smarrito il borsellino con tutti i documenti è stata avvisata che qualcuno glielo aveva riconsegnato nella residenza indicata sulla carta d'identità. «Mi hanno salvato da un incubo burocratico, vorrei sapere chi sono per ringraziarli»

(foto freepik)

Una storia di onestà e senso civico che scalda il cuore. È quella che ha per protagonista Greta, una cittadina di Busto Arsizio che nella mattinata di sabato 12 luglio, ha potuto tirare un sospiro di sollievo grazie alla gentilezza di alcuni sconosciuti. Dopo aver perso il portafogli in centro, se l'è visto riconsegnare a casa nel giro di un quarto d'ora. 

Tutto è iniziato con un gesto quotidiano. «Ero andata a fare colazione in una pasticceria di piazza San Michele – racconta Greta - Avevo parcheggiato l'auto in via Parona, di fronte al Museo del Tessile. Quando è arrivato il momento di pagare, mi sono accorta che il portafoglio non c'era più».

In quel momento è scattato il panico. Dentro non c'erano molti contanti, appena 5 euro, ma c'era tutto il resto: carta d'identità, patente, carta di credito, prepagata, bancomat e tutti i documenti. «La prima cosa che ho pensato è stata la trafila terribile che avrei dovuto affrontare: denunce, blocco delle carte, rifare tutto. Un vero incubo».

Mentre Greta tornava di corsa verso l'auto, sperando di trovarlo lì, e si preparava a controllare il conto online per scongiurare prelievi fraudolenti, i suoi "angeli custodi" erano già in azione. Trovato il portafoglio, hanno letto l'indirizzo sulla carta d'identità – quello della casa dove in precedenza Greta abitava con i genitori, in zona cimitero – e si sono diretti lì per restituirlo.

«In casa non c'era nessuno dei miei – spiega – ma non si sono persi d'animo: hanno suonato a una vicina di mia mamma, le hanno spiegato la situazione e le hanno affidato il portafoglio». Pochi istanti dopo, il telefono di Greta è squillato. Era la vicina, che la avvisava della buona notizia. Il tutto si è svolto in meno di venti minuti. «È stata una serie di coincidenze fortunate: che lo abbiano trovato, che si siano presi la briga di portarlo e che abbiano trovato la vicina disponibile. Credo di aver giocato tutta la mia fortuna in quella giornata di sabato».

Ora Greta, attraverso un post sui social, vuole ringraziare pubblicamente i suoi soccorritori. «Non so chi siano, se persone giovani o anziane, ma vorrei che sapessero quanto è stato importante il loro gesto. Non è tanto per i soldi, che sono rimasti dentro, ma per avermi evitato un'enorme perdita di tempo e stress. Se queste persone dovessero leggere, sappiano che li ringrazio immensamente. E se volessero farsi riconoscere, offrirei volentieri loro una colazione».

Giovanni Ferrario