Territorio - 11 luglio 2025, 12:25

Sulle ceneri della ex Cartiera di Cairate nasce l’Hydrogen valley. Presentato il progetto

H2 Olona Hydrogen Valley: 11,5 milioni di euro per la produzione di idrogeno verde e la rigenerazione ambientale. Il sindaco Anna Pugliese: «Una nuova era per la Valle Olona, tra bonifica, sostenibilità e innovazione»

Dall’archeologia industriale alla frontiera della transizione energetica. È stato presentato ieri sera all’auditorium di Cairate il progetto “H2 Olona Hydrogen Valley”, un ambizioso intervento di rigenerazione ambientale e sviluppo industriale sostenibile che punta a trasformare i 650mila metri quadrati dell’ex Cartiera Vita-Mayer e Vima in un polo d’eccellenza per la produzione di idrogeno verde.

Con un investimento complessivo di 11,5 milioni di euro, finanziato nell’ambito del Pnrr– Missione 2, l’iniziativa si inserisce nella strategia europea di decarbonizzazione e mira a rilanciare un’area simbolo del passato industriale della Valle Olona, oggi in evidente stato di degrado, come ha ricordato il sindaco di Cairate Anna Pugliese: «Questa operazione ha un’importanza fondamentale non solo nell’ambito della rigenerazione urbana, ma anche dal punto di vista ambientale, economico e sociale. La Valle vivrà una nuova era, tornandone a far parte attiva dopo quasi cinquant’anni. Sarà finalmente bonificata dall’Eternit e dalle sostanze tossiche ancora presenti, e valorizzato il fiume Olona restituendogli il suo corso naturale».

Un progetto strategico per la Lombardia

La H2 Olona Hydrogen Valley nasce su impulso della società EXPAND, promotrice anche del più ampio programma LAND.ITALY, che punta alla decarbonizzazione attraverso il recupero di oltre 45 milioni di metri quadrati di aree industriali dismesse in Italia. All’incontro pubblico “H2 Olona Hydrogen Valley: l’ex Cartiera ieri, oggi, domani” hanno partecipato anche Cristian Vitali, CEO di EXPAND, e rappresentanti di partner tecnici e istituzionali come MIDE srl, Aequa Engineering, UFI Hydrogen e Pool Landscape.

La produzione iniziale prevista è di 102 tonnellate/anno di idrogeno verde, tramite un impianto di elettrolisi da 2 MW, alimentato da un parco fotovoltaico dedicato. L’ossigeno, unico sottoprodotto del processo, sarà riutilizzato in ambito sanitario e nei depuratori, configurando così un perfetto esempio di economia circolare.

Il progetto prevede anche la realizzazione di un impianto BES da 100 MW per l’accumulo e la stabilizzazione dell’energia prodotta, che potrà essere ceduta a costi contenuti alle aziende insediate. Tra gli off takers interessati figurano FNM, SEA, Hupac, Stie e altri operatori della mobilità sostenibile.

Ecosistema aperto per l’innovazione

Oltre alla produzione, la Hydrogen Valley sarà un distretto dell’innovazione, con spazi per università, centri di ricerca e startup. È già stato avviato il progetto pilota UptoH2, con la società Clean Carbon Conversion, il Cluster LE2C, l’Università di Bergamo e altre realtà del settore, per incrementare la produzione fino a 500 tonnellate di idrogeno all’anno tramite processi di idrolisi dei fanghi del vicino impianto di depurazione Alfa.

La presenza di un data center nell’area nord del sito sottolinea la volontà di fare della H2 Olona Hydrogen Valley un cuore tecnologico del futuro industriale lombardo, supportato da stakeholder come Confindustria Varese, Confartigianato, Camera di Commercio, Neutalia, SEA, CNA, e le agenzie del trasporto pubblico locale.

Un’occasione per il territorio

Il sindaco Pugliese ha ribadito l’impatto positivo per il Comune: «Questi interventi genereranno risorse straordinarie che saranno reinvestite in opere e progetti sul territorio. Si creeranno nuove opportunità per l’indotto economico locale e una ritrovata vivibilità per tutta la comunità».

Il fiume Olona sarà oggetto di un importante intervento di rinaturalizzazione, con la rimozione del canale industriale e il recupero del corso originario, mentre la parte centrale verde sarà preservata e valorizzata.

La H2 Olona Hydrogen Valley è un esempio concreto di come la transizione ecologica possa integrarsi con la rigenerazione urbana, trasformando un sito abbandonato in un motore di sviluppo e sostenibilità. Un progetto che ridisegna il volto della Valle Olona e la proietta nel futuro dell’energia.

Alice Mometti